Roma. Non si tratta di certo della prima volta. Anzi, l’ultimo caso l’avevamo segnalato proprio ieri. Non sono passate neanche 24 ore dall’ultimo ritrovamento di un dispositivo di alterazione dei dati del cronotachigrafo, e ora gli agenti della Polizia Stradale di Roma Sud ne hanno sequestrato un altro, un camion che traportava pomodori.
Un metodo raffinato: manomesso il cronotachigrafo
Inoltre, il metodi di elusione del dispositivo diventano sempre più complessi e raffinati. Stavolta non una semplice calamita sul sensore del differenziale, ma un complesso meccanismo elettronico accuratamente nascosto nella cabina di guida di un autoarticolato per poter eludere la sorveglianza di viaggio.
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”Pizzicato” dalla Polizia
Ma a nulla è valso il tentativo di occultamento. Di fatto, ad insospettire i poliziotti sono stati gli elementi discordanti emersi dalla stampa dei dati dell’attività dell’automezzo.
Portato il veicolo presso un’officina specializzata gli agenti, grazie soprattutto alla loro esperienza in materia, hanno scovato, montato sul cambio, un sensore di movimento “fantasma” comandato da un telecomando nascosto nella cabina, in grado di alterare i tempi di guida dell’autista e quindi anche i dati di viaggio riportati.
Multa e ritiro patente
Tutto il dispositivo è stato smontato e sequestrato mentre l’autista è stato sanzionato con oltre 1700 euro di multa. A ciò è stato aggiunto anche il conseguente ritiro della patente – per la successiva sospensione da 15 giorni a 3 mesi – e la decurtazione di 10 punti.