Le lasciava a casa di sua madre, la nonna delle bimbe, convinta che lì, tra quelle quattro mura, le ragazzine, una di 10 e l’altra di 14 anni, fossero al sicuro. Con la nonna e lo zio. Ma la mamma non poteva certo sapere che proprio lì in quell’abitazione, a Roma, le sue due figlie venivano abusate dallo zio, suo fratello. Che per anni, con le scuse più improbabili, si comportava da orco. E lo faceva in silenzio, senza destare sospetti.
Era lo zio, non poteva fare del male alle piccole. Invece, è quello che ha fatto negli anni, fino a quando una delle due bimbe non ha deciso di parlare e confidarsi con la mamma. Un racconto agghiacciante, che ha fatto sprofondare nella disperazione la donna: lei non poteva immaginare che suo fratello anziché amare le figlie e proteggerle, le palpeggiava, le toccava nelle parti intime, abusava sessualmente di loro.
In casa dello zio ‘orco’ diverso materiale
Lo zio orco, un uomo di 50 anni, è stato arrestato e attualmente si trova a Regina Coeli. Come ci ha spiegato l’avvocato, Vittoria Santoro, che segue i genitori delle due bimbe abusate, in casa dell’uomo – che viveva con la mamma- è stato trovato molto materiale informatico. In quantità eccessive.
“Sono state sequestrate dalla Polizia 15 pendrive, 10 hard disk, 2 telefoni, qualche pc. Oggi iniziano le operazioni peritali” – ha detto il legale. E da oggi, quindi, si inizierà a scavare in tutto quel materiale per capire cosa ci facesse l’uomo. Una delle due bimbe ha raccontato alla psicologa, ascoltata tramite un vetro dagli agenti, che lo zio le faceva vedere dei film porno. Ma non si può escludere, per il momento, che l’uomo abbia addirittura filmato gli abusi, di nascosto. Su questo bisognerà fare chiarezza, capire cosa accadeva in quella stanza degli orrori.
Il racconto delle bimbe
Una delle bimbe, che oggi ha 14 anni, ha raccontato che le violenze erano iniziate quando lei aveva solo 6 anni. Quelle attenzioni morbose, quegli abusi, che poi lo zio orco ha ripetuto sulla sorellina, che oggi di anni ne ha 10. Con la scusa di aiutarla negli studi ha approfittato di lei, negli anni. E l’uomo, come hanno raccontato entrambe alla psicologa e agli agenti di Polizia, si mascherava dietro la parola ‘amore’. Come a dire che dietro a quegli abusi ci fosse un bene grande. Solo scuse per giocare sulla loro fiducia e mettere in pratica i suoi folli piani. Lo zio diceva alle nipotine che si trattava di un gioco. Ma per loro era un incubo.
Le dichiarazioni dello zio
Lo zio, un 50enne, è stato arrestato, ma ascoltato dal giudice ha confermato le sue responsabilità. E ha chiesto perdono: “Sono posseduto da Satana. Chiedono perdono per il male che ho fatto. Era come se fossi un’altra persona, non mi rendevo conto. Avrei dovuto ammettere di essere pazzo anni fa…”.
Presto l’incidente probatorio
E mentre lo zio orco resta in carcere, a Regina Coeli, il giudice, come ci ha spiegato il legale, ha chiesto l’incidente probatorio. “Le due bimbe, con modalità protette, presto verranno ascoltate come testimoni” – ha detto l’avvocato Santoro. Proprio loro, le due sorelline, che prima alla mamma, poi alla psicologa hanno raccontato gli abusi.
“Le bimbe sono state sentite dalla psicologa, dall’altra parte del vetro la Polizia le ascoltava. E per loro dicevano la verità. Tra l’altro, lo zio in sede di interrogatorio ha affermato la responsabilità, ha confermato” – ha ribadito l’avvocato. Ora bisognerà capire cosa c’è in quei file che sono stati trovati nell’abitazione dell’orco.
Roma, “Zio ci tocca”: scoperti abusi sessuali sulle nipotine di 10 e 14 anni