Dramma adolescenziale per un ragazzo di Roma, che in questi anni ha rivelato degli abusi sessuali subiti in età adolescenziale all’interno della sua famiglia. Il giovane, oggi 17enne, avrebbe subito le violenze sessuali dal proprio patrigno. Lo ha fatto conservando delle prove all’interno di un barattolo, dove probabilmente il ragazzo aveva mantenuto degli oggetti che facevano chiaramente riferimento all’esperienze tragiche vissute con l’uomo.
Ragazzo di Roma abusato dal proprio patrigno, denuncia tutto alla Polizia
La Polizia ha voluto indagare sullo spinoso caso segnalato dal ragazzo, trovando riscontro nella dura testimonianza del giovane e soprattutto mettendo agli arresti il patrigno orco. Secondo i riscontri rilevati dagli ispettori della Polizia di Stato, il giovane avrebbe subito gravi abusi sessuali intorno all’età di 11 anni. I RIS hanno trovato delle tracce di dna del soggetto nel vasetto consegnato dall’uomo, che hanno portato anche a una sentenza pesantissima da parte del giudice: per il “patrigno-orco” una condanna di 8 anni e 20 mila euro di risarcimento, considerati i danni psicologici procurati alla vittima.
La storia del ragazzo abusato dal patrigno
Il giovane aveva cominciato a manifestare i problemi con il patrigno intorno al 2017, anno in cui lo stesso uomo cominciò ad abusare del ragazzo “allungando le mani”. L’adolescente, però, comincerà a denunciare la vicenda solo due anni più tardi, consigliato prima dal suo fidanzato dell’epoca e successivamente dalla migliore amica. A 15 anni, trovando forza in se stesso e davanti una madre che non gli credeva, chiamerà il Telefono Azzurro per segnalare gli abusi subiti e chiedere aiuto.
La condanna del patrigno-orco
Con oltre cinque anni d’indagini da parte della Procura, la giudice Maria Bonaventura, come esplica La Repubblica, aveva in mano tutte le carte per sentenziare una pena dura verso il “patrigno orco”. Uomo che, la vittima, ha scoperto solo recentemente che non fosse suo padre, come venuto fuori dalla madre durante un incontro con gli psicologi.