Ha trovato nella cassetta della posta una lettera dell’azienda per la quale lavora, un supermercato del litorale romano. E, con il tremolio alle mani, l’ha aperta: ha pensato al peggio e al licenziamento. Ma certo non pensava di trovarsi di fronte un documento ‘strano‘, che quasi si prendeva gioco di lui e del suo lavoro. Prima i complimenti per la professionalità dimostrata, poi quella frase che l’ha lasciato di stucco. Quelle poche parole messe nero su bianco, che sanno di scherzo, o forse ancora meglio di umiliazione. “L’azienda, si legge nella lettera, intende riconoscerle un premio”. E qualcuno sicuramente, alla lettura di quella frase avrebbe tirato un sospiro di sollievo. Peccato, però, che tutto si concludesse così: ‘Un premio pari a zero euro‘.
La lettera umiliante inviata al dipendente di un supermercato del litorale romano
Come ha riportato Il Corriere della Sera, il dipendente ha raccontato di essersi sentito profondamente umiliato, soprattutto dopo ‘tutti i sacrifici compiuti’. Ha spiegato di essersi sentito ‘trattato come la vittima di uno scherzo’, ma di essere una persona che lavora tanto. E che, forse, un premio lo avrebbe meritato davvero. La lettera è stata spedita dall’azienda a febbraio, ma è stata ricevuta dall’operaio a fine marzo. Nella missiva, dopo i complimenti l’azienda, quasi continuando a prendere in giro il dipendente, ha sottolineato che quel riconoscimento, pari a zero, dovrà stimolarlo a lavorare ancora meglio: “Si augura che tale riconoscimento rappresenti un’ulteriore motivazione affinché il suo costante impegno professionale sia finalizzato al raggiungimento di crescenti risultati reciproci”.
La missiva inviata per ‘errore’
Il 38enne ha spiegato di essere ben consapevole di non aver raggiunto gli obiettivi prefissati, quindi si aspettava di non ricevere premi. Ma certo, non aveva messo in conto che l’azienda avrebbe potuto prendersi gioco di lui con quella lettera, che sarebbe stata inviata per sbaglio. “C’è stata una marcata insensibilità verso di me e un mio collega che ha ricevuto la stessa missiva”. Lettera che si riferisce all’anno 2021, quello difficile, tra Covid e assenza del loro superiore.
“Siamo rimasti in due a dirigere la baracca. Abbiamo fatto turni massacranti. Alzatacce alle 5 per rimanere in negozio fino alle 22.30 a controllare conti e merce. Non mi sono mai lamentato perché il lavoro è sacro. Fin dal giorno dell’inattesa assenza del superiore, mi era chiara l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi”. Ma mai avrebbe pensato di essere mortificato così da un’azienda che, a quanto pare, non ha apprezzato neanche un po’ i sacrifici. Anzi, con quella lettera ha annullato tutto, lasciando il dipendente nella rabbia e nel dolore. Lo stesso che aveva fatto di tutto per portare avanti il supermercato, anche se questo ha significato fare turni con orari massacranti. Ora, però, è stato ‘massacrato’ lui con quella presa in giro. E con quel premio di riconoscimento pari a zero euro!