Sono sul piede di guerra i commercianti per il futuro tram Termini-Vaticano Aurelio che rischia di fare ulteriormente tabula rasa di un’arteria importante qual è via Nazionale. Infatti, lungo la strada dopo il Covid hanno chiuso moltissime attività e tutta l’area è in preda al degrado. Ora, dopo le preoccupazioni dei residenti, che hanno denunciato i rischi alla stabilità dei loro palazzi storici- in ragione del fatto che sui binari saranno presenti pesanti e lunghe vetture- arriva anche l’allarme di Confcommercio. Infatti, il presidente capitolino Pier Andrea Chevallard ha scritto al sindaco Roberto Gualtieri per chiedergli il rinvio del cantiere a dopo il Giubileo. I timori sono tanti: non solo il non rispetto del cronoprogramma ma anche le ripercussioni sia sugli affari già indeboliti sull’area, il decoro e ancora, la funzionalità di una direttrice molto battuta da pellegrini e turisti, in quanto strada principale per raggiungere il Vaticano partendo da Termini.
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Le reticenze di Confcommercio sui cantieri per il tram Vaticano
Un “inutile aggravio” queste le parole dell’associazione del commercio rispetto all’opera, anche perché si parla di un’infrastruttura di trasporto datata. Senza poi considerare che in quella zona gli esercenti stanno ancora scontando gli eterni lavori iniziati e mai realizzati da parte delle giunte precedenti. Tra gli altri, ci sono ad esempio quelli per la rimozione dei sanpietrini. “Forte preoccupazione per la tempistica prevista per i lavori” della Tva- si legge nel testo – “opera che sottoporrebbe il centro storico della città ad un inutile aggravio”. Durante il Giubileo è invece “fondamentale che la città sia accogliente, funzionale e soprattutto accessibile”. È proprio in questa direzione che i cantieri per il tram Vaticano non aiutano. Cantieri che sono caratterizzati da uno scavo di un paio di metri di profondità e una decina di larghezza. Inoltre, aggiunge Confcommercio: “I cantieri per la realizzazione del tram Tva avranno inizio a marzo 2024 e termineranno (se non vi saranno ritardi) per il maggio 2025, e riguarderanno la sola tratta fino a Largo Argentina. Quindi vi saranno verosimilmente cantieri per i primi mesi del Giubileo, il cui inizio è previsto già per il dicembre 2024″.
La risposta
A seguito delle reticenze mostrate, l’assessore alla mobilità Eugenio Patané tranquilla le categorie. Infatti, secondo lui, i tempi di realizzazione dell’opera non slitteranno, saranno rispettati. Inoltre, ha poi sottolineato che nel bando di gara grazie al meccanismo dell’offerta migliorativa si chiede alle imprese di anticipare la chiusura del cantiere.