Ha prima provato a sedurlo, facendogli delle avance, probabilmente per non pagare la corsa del taxi. Ma, al rifiuto del conducente, non si è arreso ed è passato dalle moine alle maniere forti. Gli ha quindi messo le mani nei pantaloni e ha iniziato a sbottonarli, nonostante il tassista tentasse di impedirglielo.
La scena è avvenuta a Roma, in via Tiburtina, due giorni fa, il 30 novembre. Il tassista, visto che il cliente – seduto nel sedile accanto al suo invece che in quello dietro – non voleva smetterla, ha iniziato a urlare. E lui, un cittadino brasiliano di 40 anni, per tutta risposta lo ha graffiato al petto. “Voglio fare l’amore con te, perché non vuoi?”, gli avrebbe detto.
Aggrediti anche i poliziotti
Le urla dei due, che ormai erano quasi alla zuffa, sono state sentite da una pattuglia di agenti del IV Distretto San Basilio, che hanno notato i movimenti strani all’interno del Taxi. I poliziotti si sono fermati e immediatamente hanno aperto lo sportello, cercando di far scendere il cliente.
Ma il 40enne, dopo aver aggredito il tassista, se l’è presa anche con i poliziotti, scagliandosi contro di loro e colpendoli ripetutamente. Gli agenti lo hanno quindi bloccato e arrestato, perché gravemente indiziato del reato di violenza sessuale. L’arresto è poi stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria durante il giudizio per direttissima.
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