La Procura ha chiuso un’indagine che vede danni da migliaia di euro per rifornimenti illeciti.
Rifornimenti di gas e carburante a spese dell’azienda. Non sono passate inosservate le spese extra che alcuni dipendenti Ama hanno accreditato sulla carta aziendale: nell’arco della stessa giornata, spesso a distanza di pochi minuti di un pieno dall’altro, i netturbini utilizzavano la “card service” della municipalizzata per pagarsi il carburante. Il tutto, ai danni dell’azienda che ha conteggiato in soli tre anni un ammanco di 51mila euro. Sotto la lente della Procura di Roma sono finiti così diversi netturbini che ora dovranno rispondere degli atti e dell’accusa e di peculato, a chiusura dell’indagine di Carlo Villani.
Rubavano carburante con la card aziendale: a processo sette netturbini Ama
Il “trucco” ha riguardato ben sette netturbini Ama tra il 2017 e 2020. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, ognuno di loro avrebbe utilizzato la carta aziendale nel triennio per rifornirsi di carburante ai danni della municipalizzata, pagando con la card service il pieno di benzina sia per auto proprie, private, sia per mezzi privati e macchine esterne al parco Ama. In alcuni casi si parla addirittura di episodi in cui gli indagati avrebbero fatto il pieno a macchine che poi si è scoperto essere ferme in officina per riparazioni da diverse settimane.
Cinquantunomila euro di pieni di benzina illeciti: a rischio licenziamento
I “furbetti” Ama, ora alla sbarra, rischiano perciò di essere licenziati, dopo che saranno ascoltati a processo, in cui Ama si costituirà parte civile tramite l’avvocato Andrea Salustri. I danni sono ingenti, ammontano a 51mila euro suddivisi tra 7 indagati. Come riportato da Il Corriere della Sera, nell’occhio degli inquirenti ci sono dipendenti che avrebbero utilizzato la card per rifornire mezzi privati per un totale di 12mila e 319 euro.
Chi invece avrebbe sottratto “gasolio per ottomila euro e 369 euro facendo il pieno con la card service a macchine esterne al parco Ama”. Pieni di benzina spesso compiuti nell’arco delle 24 ore, ma con importi stellari: tra il 2018-2019 un indagato avrebbe sottratto con questo metodo nel biennio 2018-2019 per un totale di seimila e 987 euro di gasolio, così come nel 2020 un altro netturbino si sarebbe appropriato di seimila e 397 euro per il fare il pieno. Rifornimenti esagerati anche per altri due indagati, accusatu di reiterate sottrazioni di carburante per seimila e 139 euro) e per un ammanco di cinquemila 961 euro. C’è poi chi è indagato per aver fatto sparire cinquemila e 377euro dai conti aziendali per utilizzare gasolio per se stesso. Accuse di cui ora dovranno rispondere davanti all’azienda e agli inquirenti.
Furto di carburante all’Ama, coppia di netturbini nei guai: marito ruba, moglie licenziata