Roma. Un ritrovamento drammatico, da parte dei suoi stessi colleghi dopo quelica nel vuoto. È la notizia sconfortante di un ennesimo suicidio tra gli operatori dell’Arma, che arriva dopo l’ultimo documentato proprio ieri a Fermo.
La terribile scoperta a Roma
Questa volta, però, siamo a Roma. La scoperta è avvenuta dopo che il colpo di pistola è vibrato nell’aria, tra la paura e l’angoscia di quanti lo hanno avvertito in mattinata. Sono stati i residenti i primi a temere il peggio, dopo aver sentito chiaramente il rumore di uno sparo, a cui è seguito un silenzio assordante. Per questo hanno chiamato subito i Carabinieri per avvertire dell’accaduto.
L’intervento dei militari in zona Capannelle
E quando i militari sono arrivati in zona, sono stati subito attratti da un’auto all’interno della quale lo hanno ritrovato senza vita. Un Carabinieri, un collega, che si era tolto la vita qualche istante prima con la sua pistola d’ordinanza. Sul suicidio non ci sono dubbi, l’uomo ha lasciato anche un biglietto in cui descrive lucidamente i motivi del gesto estremo: ragioni personali che hanno preso il sopravvento, arrivando al triste epilogo.
Il fatto è avvenuto nella giornata di ieri, martedì 31 maggio, in pieno mattino, tra le 10.30 e le 11.00. L’auto con all’interno la vittima si trovava parcheggiata in zona Capannelle, precisamente su Via Sorano.
Leggi anche: Roma. Si arrampica sul balcone al sesto piano e tenta il suicidio: salvato appena in tempo
Il suicidio a Fermo: l’ennesimo dramma
Si tratta del secondo caso di suicidio di un Carabinieri nel giro di poche ore. Solamente nella giornata di ieri un altro triste annuncio: a Fermo la morte per suicidio di Oscar Luciani, 55 anni. A ritrovare il suo corpo, in questo caso, era stata la moglie. Secondo una prima provvisoria ricostruzione, Luciani aveva approfittato dell’assenza della coniuge per il suo gesto: dapprima aveva rivolto la pistola contro il cane e poi si era sparato.