Roma. Il Capodanno porta sempre con sé una crescente richiesta – fisiologica diremmo – di materiale pirotecnico, in tutto il territorio nazionale. E Roma non fa eccezione. Nelle ultime, infatti, ore sono andati in scena dei maxi sequestri da parte della Polizia di Stato, su tutta la provincia di Roma, di materiale pirotecnico illegale. Ovviamente, si tratta di materiale che non risponde alle norme di sicurezza per l’incolumità dei cittadini.
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Maxi sequestro di materiale esplosivo sul territorio
Nel dettaglio, un’accurata specifica attività di prevenzione è stata svolta dagli investigatori del X Distretto Lido: in un negozio di Acilia sono stati sequestrati 8 cartoni di raudi, fumogeni, petardi, batterie ed altro materiale pirotecnico illegale per un peso lordo totale di circa 600 chilogrammi, di cui 200 di massa attiva esplodente. Al termine il personale specializzato del nucleo artificieri ha provveduto alla distruzione del suddetto materiale pirotecnico. Il titolare dell’attività è stato, inevitabilmente, denunciato.
Ordini e distribuzione attraverso i social
Gli investigatori della Divisione di Polizia Amministrativa, invece, sono riusciti a scoprire un’altra attività simile, in un paese dei Castelli Romani, sequstrando circa 50 kg di materiale altamente pericoloso; un ragazzo, facendo “base” in un bar gestito dalla famiglia, vendeva materiale pirotecnico pubblicizzandolo su una piattaforma social. Usava invece uno dei sistemi di messaggistica più sofisticati un giovane che, dopo aver ricevuto l’ordine dal cliente, consegnava la merce presso la sua residenza alla Garbatella. Durante la perquisizione, svolta sempre dai poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa, sono stati sequestrate 23 batterie da lancio – veri e propri fuochi d’artificio – da 100 colpi ciascuna.
Denunce e violazioni
I controlli, come detto, hanno riguardato anche alcune attività commerciali, come nel caso del quartiere Trieste, in un negozio di casalinghi, dove gli agenti del II Distretto Salario-Parioli, conservati in maniera non appropriata e pericolosa, hanno trovato e sequestrato circa 30 kg di ordigni pirotecnici di categoria non vendibile. Il giovane della Garbatella ed i rispettivi titolari dei 2 negozi di cui sopra, sono stati denunciati alla magistratura per violazione dell’articolo 678 del codice penale – fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti – il giovane dei Castelli è stato denunciato anche per la violazione dell’articolo 53 del T.U.L.P.S. che vieta la fabbricazione, il trasporto, la detenzione e la successiva immissione sul mercato di prodotti esplodenti.