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Roma, cade un (altro) ramo: paura vicino corso Vittorio Emanuele II

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Corso vittorio emanuele II

Morìa di alberi nella Capitale, famosa per “i pini che non si spezzano”, parafrasando Venditti. Invece da mesi crollano a terra alberi ad alto fusto, dal Centro storico come nelle periferie di Roma. Zone diverse, rischi comuni, con danni alle auto, disagi stradali e paura per le persone che accidentalmente possono rimanere vittime delle cadute improvvise. L’ultima oggi a corso Vittorio Emanuele II, al Centro, per cui sono dovuti intervenire prontamente gli agenti.

Crollato un albero all’Esquilino

Verso l’ora di pranzo, un altro tonfo si è registrato sulle strade di Roma. Sull’asfalto è crollato un ramo di 10 metri, all’altezza di Piazza della Chiesa Nuova. Le pattuglie sono arrivate verso le 12 con gli agenti del gruppo Trevi di Roma Capitale, richiedendo un intervento al servizio giardini per accertarsi anche degli altri rami pericolanti dell’arbusto. Oltre alla manutenzione generale, i caschi bianchi hanno rinvenuto una sorpresa: un nido di vespe sulla cima dell’albero. Non risultano al momento danni a persone. 

Alberi a picco

Le condizioni in cui da mesi vertono gli alberi di Roma dimostra che c’è un problema di manutenzione e di mancate potature. A parlare sono i crolli continui in città: giovedì 13 luglio 2023, in piazza di San Marco, in prossimità di Piazza Veneziatre alberi di alto fusto sono improvvisamente caduti in strada. Lo stesso giorno su via di Castel Fusano, un pino cadendo ha sfiorato la testa di una persona disabile che passava malauguratamente su quella strada in quell’istante. E ancora, lo scorso 25 luglio, un albero è caduto su Lungotevere Tor di Nona, all’altezza del civico 3, non lontano dalla Corte di Cassazione, danneggiando dieci automobili e causando il ferimento di due persone trasportate all’Ospedale Santo Spirito. La Procura, viste le segnalazioni continue, ha aperto un fascicolo.

Abbattuti gli alberi pericolanti del Centro di Roma

A Roma si parla di almeno 50.000 arbusti a rischio crollo. La stima è calcolata su di un patrimonio di ben 310.000 piante, suddivise tra alberature stradali (119 mila circa), di aree verdi e ville (180 mila) e nelle scuole (14.600).  Per questo motivo il Campidoglio ha deciso di schierare in campo un grande piano di manutenzione straordinaria e di sostituzione degli alberi a rischio crollo, agendo in collaborazione e sincronia con i Municipi maggiormente interessati. 

corso vittorio emanuele II

Il sindaco Gualtieri ha deciso di prendere la situazione in mano già a gennaio 2022, lanciando un piano potature che sembra non stia facendo rientrare l’allarme crolli. Per l’occasione allora, l’amministrazione capitolina ha voluto lanciare una gara che darà la possibilità, a partire dall’anno prossimo e fino al 2026, di prendersi cura delle ville storiche (soprattutto Villa Ada, Villa Pamphilj e Villa Borghese) delle riserve e dei parchi comunali. Si parte da Ostiense, per poi arrivare alle strade nei dintorni di viale Somalia, dalla Garbatella a Val Melaina.

Nel frattempo, il Campidoglio corre ai ripari, sfalciando e potando dove può. Solo il 25 luglio, sono state almeno 16 le piante abbattute in giornata nel I Municipio, decine di pine e querce tagliate, nonostante le proteste di tantissimi comitati ambientalisti presenti nella Capitale. 

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