Sabato scorso gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Investigativa del Commissariato Torpignattara, diretto da Giuseppe Amoruso, hanno dato esecuzione, su disposizione del Tribunale di Roma, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di V.G.F., un giovane 28enne di origine calabrese abitante nella Capitale da diversi anni.
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ERA L’INCUBO DELLA SUA FAMIGLIA
Il giovane era diventato ormai l’incubo dei propri familiari, sottoposti negli anni a violenze verbali, minacce, aggressioni, costretti di fatto a subire continue vessazioni nel tempo e a vivere in un clima di terrore. In diverse occasioni i genitori erano stati costretti a ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso per le lesione subite.
Le indagini, condotte dagli uomini del commissariato, hanno permesso di ricostruire nei particolari il comportamento violento e fortemente vessatorio del giovane, i continui atteggiamenti aggressivi e minacciosi che, nel tempo, hanno subito un’escalation, al punto da far temere seriamente per l’incolumità delle vittime.
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BOTTE IN TESTA AL PADRE CON UNA PADELLA
Nei primi giorni di maggio, il V.G.F., dopo aver ancora una volta devastato completamente l’immobile, ha colpito violentemente alla testa il padre con una grossa padella, procurandogli un trauma cranico guaribile in 15 di prognosi. Le minacce non hanno risparmiato nemmeno la giovane sorella dell’arrestato, costretta più volte a rifugiarsi da amici e parenti.
L’uomo, dopo le formalità di rito è stato associato a Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate ed estorsione ai danni dei proprio congiunti.