Roma. Controlli stretti e serrati su tutto il Centro storico della Capitale da parte dei Carabinieri, incentrati soprattutto sul monitoraggio del corretto funzionamento delle attività commerciali e delle strutture alloggiative, che di questi tempi ritornano nuovamente a regime. Il bollettino che ne deriva, non è di certo dei migliori: solamente nelle ultime 48 ore di ispezioni, 2 persone denunciate, un albergo chiuso, la proposta di chiusura avanzata alle Autorità competenti nei confronti di una pizzeria, sanzioni e sequestri di alimenti in un ristorante.
Controlli a Centro: albergo chiuso per abusivismo
Nello specifico, i controlli dei Carabinieri della Stazione Roma Macao si sono concentrati su di una struttura ricettiva del Centro storico, un albergo, come molti ce ne sono. Durante la perlustrazione della struttura, i militari hanno scoperto che il gestore, un cittadino romano di 59 anni, aveva omesso la registrazione degli ospiti della struttura alle Autorità di Pubblica Sicurezza. Ma non è tutto. Successivamente è emerso anche un ampliamento del numero dei posti letto in modo del tutto illecito. Immediata la denuncia a piede libero una sanzione dell’importo di 7.333 euro. La struttura è stata chiusa.
Leggi anche: Roma, officina abusiva smaltiva rifiuti altamente pericolosi: sequestro e sanzioni per oltre 50.000 euro
Sequestro di alimenti e pessime condizioni igieniche
Parallelamente, i NAS si sono diretti in un ristorante in zona, gestito da un romano di 74 anni, il quale non è risultato propriamente in regola nelle materia di igiene e sanità. Sono emerse chiari ed evidenti irregolarità in materia igienico-sanitaria e anche l’omessa procedura di autocontrollo sugli alimenti. Il tutto ha portato alla sanzione amministrativa di 4.500 euro e al sequestro di 7 Kg di alimenti.
Denunciata anche la titolare di una pizzeria
Un’altra denuncia a piede libero, poi, è scattata nei confronti di una cittadina romena di 37 anni. La donna è amministratrice unica di una pizzeria in cui i Carabinieri sono entrati per effettuare l’ennesimo controllo. Qui, i militari hanno appurato la mancata predisposizione di una adeguata zona di aerazione negli spogliatoi dei dipendenti, l’installazione di telecamere di sorveglianza senza autorizzazione e, inoltre, l’impiego di personale non risultante nella documentazione obbligatoria. Contestualmente, anche altri 2 lavoratori sono risultati impiegati nei lavori all’interno del locale senza averne dato la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. L’esito è stato di una sanzione amministrativa pari a 9.700 euro e la proposta di sospensione dell’attività commerciale.