Roma. Nel mirino degli animalisti sono finiti gli stilisti Venturini Fendi che, da qualche settimana, hanno installato nei pressi della loro proprietà di 170 ettari a La Storta alcune gabbie per catturare cinghiali. La mossa rientra nell’ambito del programma regionale per evitare il diffondersi della peste suina. Gli attivisti di Alf-Animal Liberation Front hanno distrutto le gabbie e diffuso un comunicato in cui avvisano la polizia di stato come riportato anche da Repubblica.
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Blitz degli animalisti nella notte a Roma
L’azione è avvenuta durante le ore notturne, dopo le 3.00. Un commando di di attivisti di Alf, un associazione specializzata in blitz portare avanti i loro ideali, le cui incursioni le forze dell’ordine ritengono assimilabili ad azioni pseudoterroristiche. Un’azione avvenuta in completo anonimato, a volto coperto per non farsi riconoscere da eventuali avvistatori o testimoni. Sarebbero almeno un paio le gabbie distrutte dalla loro azione, e che erano state installate da circa un mese. Secondo l’associazione tali dispositivi non sarebbero a norma con le direttive Ue sulla sicurezza degli animali e dell’ambiente.
Distrutte le gabbie davanti alla tenuta Venturini Fendi
Nel comunicato diffuso da Animal Liberation Front, si legge: ”Di fronte ad una politica che riduce Madre Natura ad una miniera di risorse da sfruttare e la fauna selvatica ad una merce di scambio o a un pericolo da eliminare, noi non ci stiamo.Ilaria Venturini Fendi, è questa la tua conversione al biologico??? Questa la salvaguardia ambientale? Questo il tuo marchio di moda ecosostenibile? Giacche top e gilet in visone grigio, rosa beige? La tua maison vive da sempre del sangue degli innocenti. Vergogna!”.
La nota diffusa dagli animalisti
Ad innescare il blitz è stato, da sottolineare, il ritrovamento di un cinghiale morto in avanzato stato di decomposizione sulla riva di un torrente nel parco dell’Insugherata. Il timore che pervade gli animalisti è abbastanza chiaro: quello che le uccisioni di cinghiali e altri animali legate al bracconaggio siano aumentate dopo il programma di abbattimenti che è stato deciso un anno fa dalla Regione e dalla Asl per evitare il diffondersi della peste suina. “Ne abbiamo abbastanza delle vostre menzogne – così concludono gli attivisti – le gabbie, le vostre gabbie, sono fuorilegge. Come chi le allestisce per uccidere. Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa un dovere”.
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