Nell’antico anfiteatro romano, dove un tempo i gladiatori si sfidavano per la gloria, oggi è in corso una battaglia diversa. I tour operator si trovano in una situazione critica a causa della difficoltà nell’acquisto dei biglietti per il Colosseo, e questo ha portato a licenziamenti e riduzioni delle offerte di viaggio. Nel frattempo, i turisti si lamentano e intentano cause legali contro le società di viaggio. Benvenuti nell’inferno del Colosseo moderno, dove le contese coinvolgono non più gladiatori, ma tour operator e istituzioni.
Il conflitto tra Comune di Roma e Ministero della Cultura per i biglietti del Colosseo
Il Comune di Roma è in conflitto con il Ministero della Cultura, che controlla il sito attraverso il Parco Archeologico, a causa della gestione dei biglietti. La situazione è aggravata dal fatto che i biglietti, già limitati rispetto al passato (da 25.000 al giorno a circa 14.000), vengono rapidamente acquisiti online attraverso l’uso di bot. Questi biglietti vengono quindi rivenduti su siti di terze parti al doppio del prezzo (da 16 a 50 euro o più), danneggiando turisti e tour operator onesti.
Le indagini sulla vicenda condotte da Antitrust e Guardia di Finanza
Antitrust e Guardia di Finanza stanno conducendo indagini su questa controversia, ma la frustrazione degli operatori turistici continua a crescere. I biglietti sono diventati introvabili a prezzi ragionevoli, e i pacchetti “tutto compreso” ostacolano il diritto dei visitatori a vedere il Colosseo a costi accessibili. Le lunghe attese aggiungono ulteriori sfide.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom) ha avanzato numerose contestazioni nei confronti di coloro che gestiscono gli ingressi al Colosseo. Cinque attori principali sono sotto l’attenzione, ovvero gli attuali distributori della vendita di biglietti. Secondo l’Agcom, la vendita di biglietti su questi siti spesso implica la necessità di acquistare servizi di guida turistica, impedendo l’acquisto del solo biglietto di ingresso.
Le violazioni di chi vende i biglietti del Colosseo
L’antitrust ha contestato violazioni al “Codice del consumo” per le realtà che vendono i biglietti del Colosseo, accusati di aumentare i prezzi e ostacolare l’accesso equo al sito archeologico. Le domande riguardano il comportamento di queste società, che sembrano aver acquistato massicciamente biglietti per poi rivenderli a prezzi elevati. Vengono anche sollevate preoccupazioni riguardo all’imposizione di servizi turistici non richiesti. Il procedimento in corso dovrebbe giungere a una conclusione entro sette mesi, ma il dibattito è destinato a proseguire. Nel mezzo di tutto ciò, una delle meraviglie del mondo moderno, il Colosseo, è intrappolata in una complessa controversia che mina l’esperienza dei visitatori e le attività dei tour operator.