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Roma, barconi sul Tevere: la polizia sequestra due ‘piattaforme’ galleggianti

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Ritrovamento Tevere

La Polizia di Stato setaccia le acque del Tevere e quelle interne al territorio di Roma Capitale e sequestra due piattaforme galleggianti. Nelle ultime ore, su impulso della Procura della Repubblica di Roma, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Fluviale Tevere e Acque Interne, facente capo all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno effettuato servizi mirati lungo tutti i corsi d’acqua di Roma e provincia. I controlli hanno riguardato in particolar modo il fiume Tevere, su cui si sono concentrati i Vigili del Fuoco, la Polizia Roma Capitale e la Guardia Costiera di Roma per evidenziare eventuali condizioni di pericolo e scongiurare il rischio conseguenti.

Sequestrate due piattaforme con attività di ristorazione

Durante i controlli gli uomini della Squadra Fluviale della Questura hanno sequestrato, in tre diverse circostanze, 2 strutture galleggianti sulle quali risiedevano due note attività commerciali, in più  un’area contenente 3 galleggianti, per il reato di “delitti colposi di pericolo” all’art.450 del codice penale.

A distanza di un mese due barconi rischiano di affondare

In particolare, l’11 maggio 2023, la Questura ha rilevato che un noto ristorante galleggiante si stava inabissando, il tutto mentre il personale era impegnato nelle attività lavorative per le preparazioni della serata. La circostanza non ha procurato danni a cose o persone, a eccezione di un dipendente che, a causa dell’inclinazione del natante, contribuiva a rovinare all’interno di una botola di ispezione delle vasche di galleggiamento. L’area ristorante dopo essere stata disgiunta dagli altri galleggianti è stata posta sotto sequestro.

Situazione simile l’11 giugno 2023 quando, durante il normale pattugliamento sulle acque del Tevere, il personale della Squadra Fluviale Tevere e Acque Interne Roma Isola Tiberina ha constatato che un galleggiante appartenente al dopo lavoro ferroviario era anch’esso in stato di semi affondamento. Il galleggiante si sarebbe potuto staccare dalla banchina in cui era attraccato, galleggiando in libertà lungo il corso del fiume Tevere, pertanto la Squadra Fluviale ha applicato il protocollo previsto in queste circostanze, con il sequestro del galleggiante.

Sequestri e multe

Infine l’11 luglio 2023, nel corso di altri controlli,  sempre d’intesa con la Procura, gli agenti della Fluviale hanno verificato la regolarità di alcuni galleggianti ormeggiati nella golena di sinistra tra ponte Umberto e ponte Cavour e di alcune barche turistiche. Al termine delle attività ispettive si è provveduto al sequestro penale di tutta l’area di concessione interessata e a elevare le sanzioni amministrative contestate.

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