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Roma, bambini abusati all’oratorio, soldi e regalini: “Portati in case con prostitute e transessuali”

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Pedofilia

Un’infanzia completamente abusata, da chi in realtà avrebbe dovuto preservarla dal male. La sofferenza di due vittime di pedofilia è arrivata ieri in un’aula di Tribunale a Roma come fosse un pugno al petto. Sono trascorsi più di 10 anni dai fatti, ma l’immagine di quelle violenze è rimasta talmente vivida nella loro memoria, che uno dei due testimoni è stato colto da un attacco di panico mentre raccontava in aula gli abusi. Alla sbarra sono finiti tre uomini che, nel 2012, avrebbero adescato dei bambini all’oratorio per poi abusare di loro in alcuni appartamenti privati, con prostitute e transessuali. Spesso inducendo anche i bambini all’uso di stupefacenti.

Pochi euro in cambio di abusi: “Ci dava regalini e attenzioni come fosse un papà”

È il 2012 e per due bambini di San Paolo la quotidianità è fatta di compiti a scuola e partite di calcetto. Il loro punto di ritrovo è il campo dell’oratorio di quartiere, dove si incontrano per fare qualche tiro. E lì, ad aspettarli, c’è anche un uomo anziano. Il suo è uno strano tifo, come racconteranno le due vittime al Messaggero. “Mi dava qualche regalino, qualche soldo, sembrava quasi come un papà”, ha ripercorso uno dei due. Pochi euro, per comprarsi le figurine dei calciatori o le ricariche telefoniche. Ma quel do ut des nascondeva ben altre intenzioni, che nulla avevano a che vedere con l’affetto disinteressato.

L’uomo, un 69enne, si nascondeva dietro alla cortesia e, con la scusa di riaccompagnare a casa i bambini, li portava invece in un meandro degli orrori. Appartamenti dove entrambi hanno subito abusi, spesso per pochi euro, che non potrebbero in alcun modo mettere a tacere e cancellare il male che gli è stato fatto.

L’appartamento degli orrori: violenze con prostitute, trans e droga

La storia è sempre la stessa, per anni: dal 2012 al 2018 a fine partita, i bambini vengono condotti dall’uomo, separatamente, in un appartamento. Lì ad attenderli c’erano altri due anziani, rispettivamente di 89 e 71 anni. Tra moine e carezze, gli anziani hanno cercato di violentare i bambini, che tentarono di opporre resistenza. Spesso oltre agli anziani, figuravano in quelle case anche prostitute e trans. Stando ai racconti delle vittime, fu offerta loro anche droga, tant’è che oggi una delle vittime sconta ancora lo scotto “di non riuscire più a dormire se prima non assume marijuana”, ha spiegato in aula l’avvocato difensore di uno dei due, Ilaria Truini.

Uno dei testimoni, che all’epoca dei fatti aveva 10 anni, dopo gli abusi ha anche tentato il suicidio. Tra il dolore e la rabbia, ha avuto invece la forza di reagire e ieri, 27 ottobre, è stato difeso in aula dai legali Truini e Vito Troiano, che ha rappresentato l’altra vittima di abusi sessuali.

Condannati i tre pedofili per violenza sessuale e prostituzione minorile

I tre anziani sono stati arrestati nel 2019 e ieri sono state confermate per loro le condanne per violenza sessuale e prostituzione minorile. Per loro il pm Antonio Calaresu aveva chiesto tre anni e tre mesi, ma le pene sono più severe. Per M.P., che all’epoca dei fatti portava i bambini nella casa degli orrori, e B.P. già condannati per violenza sessuale, sono stati decisi rispettivamente dodici e otto anni di reclusione in abbreviato. Per D.I., giudicato colpevole per prostituzione minorile, la condanna è invee di cinque anni di carcere. Il giudice ha anche disposto una provvisionale di 200mila euro per ciascuna delle vittime

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