Roma. Il dirigente del Tar del Lazio è accusato di violenza sessuale. Nonostante la vittima non abbia lasciato spazio alle sue avances, l’uomo continua imperterrito ad infastidirla ed ora è finito a processo con l’accusa di violenza sessuale. Il 60enne Salvatore B., ha molestato la vittima in diverse occasioni palpeggiandola e mettendole una mano sulla bocca. Le simpatie nei riguardi della vittima sarebbero cominciate subito.
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I tentativi di approccio e il processo in corso
Era il 2018 e nonostante la donna, dipendente della terza sezione del Tar, avesse lasciato correre, con il passare del tempo, le attenzioni dell’uomo non si sarebbero placate, andando invece ad incrementarsi. Come si legge su Repubblica, dalle parole l’uomo è poi passato ai fatti. È il 10 dicembre del 2018 quando Salvatore B., ha allungato le mani sulla donna che avrebbe reagito raccontando la vicenda anche ai superiori, i quali hanno poi aperto un’indagine interna al fine di fare chiarezza su quanto fosse accaduto. L’indagine è adesso sospesa in attesa dell’esito del processo penale in cui l’uomo è accusato di violenza sessuale.
Le molestie e la denuncia
Ma c’è dell’altro. Le molestie si sarebbero ripetute anche qualche mese dopo, nel febbraio del 2018, quando l’uomo — approfittando del fatto che la donna fosse da sola in ufficio — avrebbe molestato nuovamente la donna. Stavolta però, oltre alla segnalazione interna, è scattata anche la denuncia penale e quindi un processo in cui l’imputato continua a dichiararsi innocente. La sentenza è attesa per il prossimo 28 marzo.
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