Tornano protagoniste le metro di Roma. E non per la loro funzionalità, i tempi svizzeri e puntuali. Anche questa volta non per meriti o lavori portati a buon termine. Anzi, tutto il contrario. Mentre alcune stazioni (Castro Pretorio e Policlinico) sono ferme da ormai un mese per la sostituzione delle scale mobili, c’è quella di Termini – metro principale, di snodo ferroviario che ogni giorno vede migliaia e migliaia di passeggeri transitare – che funziona. Ma solo in parte. Gli ascensori e le scale mobili sono guaste: cosa da “niente” per chi può camminare, ma vere e proprie barriere architettoniche per chi ha delle disabilità e si vuole spostare con i mezzi pubblici. A denunciare il fatto che lascia basiti è stato Dario D. sulla sua pagina Facebook che, con tanto di foto e di carrozzina spinta da altri sulle scale, ha parlato di violenza privata e di interruzione di pubblico servizio. Dario è stato aiutato – e con non poca difficoltà – a scendere la scale con la sua carrozzina. Non avrebbe potuto fare altrimenti per raggiungere la banchina. E mentre Roma cerca di diventare “green” alla stregua di altre Capitali europee, dimentica i servizi essenziali che vanno garantiti a tutti i cittadini.
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Roma. Ascensore guasto a Termini, incubo per chi è in carrozzina: l’odissea di un disabile
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