Ha violato le prescrizioni della sorveglianza speciale e ha pensato bene di aggirarsi per le strade di Tor Bella Monaca nel cuore della notte. O meglio, è stato sorpreso nella nota piazza di spaccio del quartiere, quella in via dell’Archeologia, tra il 25 e il 26 marzo scorso, in compagnia di un uomo con precedenti penali. Per questo, Giuseppe Moccia, un nome non certo sconosciuto, è stato arrestato. Ancora una volta.
Chi è Giuseppe Moccia
Giuseppe Moccia, appartenente all’omonimo clan, è un 39enne romano interessato da diverse inchieste della Procura di Roma. Recentemente il suo nome era ritornato sulle pagine di cronaca dopo lo sgombero di alcuni appartamenti Ater, tutti occupati in maniera abusiva: in uno di questi era stato trovato proprio lui, in compagnia della compagna. Lui, al quale il 19 marzo scorso i Carabinieri hanno notificato il provvedimento del Tribunale di Roma – sezione specializzata misure di prevenzione – con cui è stata confermata la misura della Sorveglianza Speciale con l’obbligo di soggiorno nel Comune di Roma e di permanenza in casa in orario notturno. Obblighi che ha violato perché nella notte tra il 25 e il 26 marzo è stato ‘sorpreso’ in strada, nella piazza di spaccio di Tor Bella Monaca.
L’ennesimo arresto
La violazione ha fatto scattare, ancora una volta, l’arresto. Giuseppe Moccia, quindi, è stato condotto presso le aule del Tribunale di piazzale Clodio: qui l’arresto è stato convalidato, poi a esito del rito direttissimo è stato condannato a un anno di reclusione. Il boss è stato rimesso in libertà, ma ora avrà l’obbligo di presentazione in caserma tutti i giorni. E in due fasce orarie.