Sono in ospedale per lavorare, per prendersi cura dei pazienti, per curarli. Eppure, sempre più frequentemente, i medici e gli infermieri vengono presi di mira. C’è chi si stanca di aspettare, chi in fila al pronto soccorso sfoga la sua rabbia contro i camici bianchi, chi usa la violenza e aggredisce perché convinto che quella sia l’unica strada da percorrere. Ed è proprio questo quello che è successo stamattina all’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, dove i dottori e il personale sanitario hanno dovuto fare i conti con l’ennesimo (purtroppo) episodio di violenza.
Medici aggrediti al San Giovanni di Roma: cosa è successo
Questa mattina, come ha fatto sapere il direttore generale Tiziana Frittelli, alcuni medici e operatori sanitari sono stati aggrediti in ospedale, al San Giovanni. “Dobbiamo dire basta con forza: siamo di fronte ad un cortocircuito culturale che va immediatamente interrotto. Serve tolleranza zero verso ogni forma di aggressione, verbale e fisica! Dobbiamo tutti fare quadrato al fianco di chi lavora in prima linea” – ha spiegato perché è ‘”aberrante che la violenza si scateni sempre su chi è comunque presente, disponibile a prestare assistenza h24″.
Come risolvere il problema
Secondo la direttrice dell’ospedale, “per superare questo stallo culturale, questa barriera di divisione con gli utenti, c’è bisogno di tutti: della politica, che sappia lanciare una vera riforma organizzativa del sistema, adeguandolo al nuovo quadro sociale ed epidemiologico; delle organizzazioni sanitarie, che debbono mostrare sensibilità consapevole dei problemi di tutti gli operatori e professionisti e, innanzitutto, della stampa, che non colpevolizzi le strutture e gli operatori proprio nei momenti di massima crisi. I cittadini devono saper apprezzare e preservare il bene prezioso del nostro Servizio sanitario e dei suoi eccellenti operatori. È miope cercare le cause all’interno delle nostre strutture.”
Gli ultimi episodi al San Giovanni
Solo qualche settimana fa, sempre al San Giovanni di Roma, un’infermiera e un assistente sono stati aggrediti. Il motivo? Padre e figlio volevano sapere come stesse il loro parente: una domanda che può sembrare banale, se non fosse che per loro la risposta sarebbe arrivata troppo tardi. Da qui, quindi, urla, schiaffi, spintoni, insulti, come se tutto fosse così normale.