Home » News Roma » Cronaca di Roma » Roma, allarme campi rom e insediamenti abusivi: nuove baraccopoli circondate da rifiuti

Roma, allarme campi rom e insediamenti abusivi: nuove baraccopoli circondate da rifiuti

Pubblicato il
insediamento campo Rom via di Case Rosse

Mentre la Giunta Gualtieri va avanti con il piano iniziato dalla Raggi per lo smantellamento del campo rom di Castel Romano, a Roma continuano a proliferare gli insediamenti abusivi. Baraccopoli più o meno grandi, spesso sconosciute, in varie parti della città, che in poco tempo vengono attorniate da rifiuti. 

“Vi sembra possibile che nessuno voglia risolvere il problema che ben si vede nelle foto? Si tratta di un insediamento di nomadi quasi totalmente sconosciuto che si trova all’angolo tra via di Case Rosse e viale del Tecnopolo in un appezzamento che dovrebbe essere privato”, segnala Francesco Longini

Campo rom abusivo a Settecamini

Il nuovo campo rom, del tutto abusivo, si trova tra l’A24 e la Tiburtina, in zona Settecamini, proprio all’entrata di Roma. Un biglietto da visita davvero pessimo per chi entra in città venendo dall’Abruzzo. Cumuli di rifiuti circondano i moduli abitativi e le baracche. Nessuno sa chi ci vive. Persone che vanno e vengono, nessun controllo. 

“Non vogliano che aumenti la criminalità, né che ci siano problemi di inquinamento ambientale come già successo negli altri insediamenti abusivi”, lamentano i residenti. “Chiediamo che qualcuno vada a verificare chi c’è là dentro, se è tutto regolare oppure no. Vogliamo stare tranquilli”.

Leggi anche: Follia all’Umberto I: armato di coltello prima lancia sassi sull’edificio poi aggredisce i medici

Insediamenti abusivi a Roma Nord

Ma questo non è certo l’unico insediamento abusivo della Capitale. A segnalarne altri è il consigliere della Lega Fabrizio Santori. Il leghista ha portato la questione in Campidoglio. “Il problema degli accampamenti abusivi costruiti dai rom e da persone senza fissa dimora sta crescendo a dismisura. Abbiamo baraccopoli ovunque, in tutti i quartieri di Roma. Ci sono sulle sponde del Tevere, ma anche a Monte Mario così come a Monte Cucco o sulla via Tiberina. Il fatto grave è che anche se vengono fatti gli sgomberi, le baracche ricompaiono subito dopo”.

Particolare attenzione, riferisce Santori, al XV Municipio dove nonostante le continue denunce da parte dei residenti gli insediamenti continuano ad aumentare. “Ci sono baraccopoli e campi rom in via della Riserva di Santa Cornelia, poi lungo gli argini del Tevere, fino ad arrivare in via Flaminia dalla parte della zona industriale di Grottarossa. Ne troviamo altri sotto il cavalcavia nei pressi della stazione di Saxa Rubra, ma anche in via Inverigo, vicino alla stazione di Prima Porta”.

Baraccopoli in tutta la città

Non è però solo un problema di Roma Nord. “Anche nelle vicinanze dei campi rom autorizzati Salone e Muratella ci sono baraccopoli abusive”, spiega Santori. E la stessa succeda in altre zone della Capitale, compresi i parchi e aree protette. “I cittadini subiscono dei danni. Sono costretti a perdere tempo per presentare delle denunce per cercare di rimediare a situazioni che sono il risultato di incuria e mancanza di controlli, oltre che di norme inadeguate e mancata applicazione di quelle esistenti. Senza un piano di intervento valido, questi accampamenti continueranno a proliferare nella più totale illegalità, a danno di tutti i cittadini”. La soluzione? “I siti bonificati andrebbero recintati per impedire una nuova occupazione. E, soprattutto, andrebbero bloccati tutti i commerci illegali dei rom, adottando delle misure efficaci anche nei confronti dei loro clienti. Solo così si potrebbe contrastare l’illegalità che accompagna questo fenomeno”, conclude Santori. 

 

Impostazioni privacy