La caduta dei pini può costituire sintomo di un problema esteso
C’è prima di tutto una criticità contingente, ovvero la triste eventualità che i pini, cadendo, possano ferire qualcuno. Infatti la riserva è assai frequentata da famiglie ed è necessario scongiurare incidenti che possano ferire qualcuno. Poi c’è il nodo della rimozione dei tronchi già caduti che ostruiscono il percorso della Riserva Naturale di Monte Mario. Lo stesso Renato Sartini afferma che: “Necessario valutare le condizioni dei Pini ancora in piedi“, aggiungendo successivamente, presso i suoi canali social: “Bisogna valutare le condizioni di sicurezza di tutti quegli alberi che gravano lungo i camminamenti“. Già, perché il sospetto è che questo tipo di cadute delle alberature potrebbe costituire un sintomo rispetto alla presenza della cocciniglia. La cocciniglia, o coccidi, sono insetti esclusivamente fitomizi, ovvero che si nutrono del contenuto cellulare dei vegetali, e sono un vero e proprio spauracchio per questi alberi. Se il bosco fosse afflitto, anche in parte, da questi insetti, allora saremmo di fronte a una problematica serissima.
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La burocrazia farraginosa
Sul nodo della rimozione dei tronchi si spera di non assistere ad un rimpallo di competenze tra Roma Natura e il Campidoglio. Secondo quanto appreso da Sartini pare che Roma Natura abbia comunicato allo stesso consigliere che “loro sono competenti esclusivamente per la tutela del vincolo ambientale“. E inoltre che “della questione dovrebbe occuparsene la proprietà”, ovvero “il Dipartimento Ambiente del Comune di Roma“. Così il Corriere della Città ha contattato il consigliere: “Non so se c’è rimpallo di competenze tra Comune e Roma Natura. Bisogna sentire la Alfonsi se a sua volta rimanda al mittente quanto detto da Roma Natura, ma non credo. La Riserva è chiaramente di proprietà del Comune“. Infatti la competenza rispetto alla rimozione dei tronchi è proprio del Dipartimento Ambiente, il quale dovrebbe essere continuamente ragguagliato dall’ente Roma Natura, e vedremo quali saranno i provvedimenti a stretto giro. Di sicuro sappiamo che Sartini ha sottolineato la criticità all’assessore Alfonsi, sia in ordine alla contingenza dei tronchi caduti, sia rispetto al monitoraggio dello stato di salute delle alberature.