Si prova a rintracciare il signor Francesco Piscitilli, un clochard che da tre mesi ha fatto perdere le proprie tracce. L’uomo soffre di disturbi mentali, ma ugualmente la famiglia era riuscita a tenerlo sotto controllo da quando aveva deciso di vivere in strada. Dopo la decisione di andare via di casa una decina di anni fa, ad avere la custidia dell’uomo è suo fratello Miro, che lo cerca disperatamente.
Com’è fatto Francesco Piscitilli, l’uomo scomparso a Roma?
Tutti nel quartiere lo hanno soprannominato il “Ligabue dell’Alberone”, ma non perchè uguale al cantante. Al contrario, la somiglianza è con il pittore Antonio Ligabue. Il fratello Miro, con un appello pubblico, ci spiega le caratteristiche fisiche di Francesco Piscitilli: “Mio fratello ha 63 anni e soffre di disturbi mentali non gravi. È mite, solo un bel po’ depresso. Lui parla da solo e fissa tutti con curiosità. Cammina sempre”.
Prosegue la descrizione di Francesco Piscitilli, con il fratello che parla della menomazione dell’uomo: “Si vede che ha uno sguardo perso e distratto. Gli manca il 3° dito della mano destra (dito medio)… perso in un incidente”.
Le abitudini dell’uomo che si è perso
Che abitudini avrebbe Francesco Piscitilli? Questo è un dato fondamentale per provare a intercettarlo, a Roma come in un’altra città d’Italia. Miro, all’interno di un volantino per cercare il fratello, spiega: “Francesco veniva visto e frequentava il centro storico di Roma, in particolare: il Pantheon, Navona, Spagna, via del Corso e stradine. Si incontrava spesso in autobus e per strada, mentre camminava con due grandi bustoni della spesa appesi alle braccia e con un ombrello al polso”.
Per individuarlo, la prova del dito
Per individuare più facilmente Francesco, Miro consiglia di avvicinarlo e dargli l’elemosina nella mano destra. In questo arto, infatti, manca il famoso dito. Chi notasse questo difetto fisico, è pregato di avvertire subito Miro Piscitelli o la Polizia di Stato.