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Roma, acciuffata la banda dei furti in auto: si accostavano alle macchine e aprivano gli sportelli con un disturbatore di frequenza

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Ignari della presenza degli agenti in borghese della Polizia di Stato, 3 uomini, a bordo di un’utilitaria, si sono accostati ad una macchina parcheggiata e poi quello seduto davanti dal lato del passeggero è sceso, ha aperto lo sportello anteriore dell’auto in sosta, ha prelevato una borsa ed è fuggito insieme ad i suoi complici.

La scena è stata vista dagli investigatori del commissariato Appio, diretto da Pamela de Giorgi, che si sono immediatamente messi all’inseguimento dei ladri.

Bloccati poco dopo in zona Colli Albani, all’interno del veicolo sono state trovate due borse di marca: all’interno di una c’erano 2 tablet e documentazione generica mentre dentro l’altra vi era un blocchetto di assegni.

L.R.T., romano di 27 anni, R.M., romano di 26 e M.M.V.G., cileno di 39 che nel suo marsupio nascondeva uno scanner disturbatore di frequenza (utilizzato presumibilmente per aprire le portiere delle macchine) ed un frangivetro, sono stati portati negli uffici di Polizia per ulteriori accertamenti a seguito dei quali i proprietari delle borse sono stati rintracciati ed invitati a formalizzare la denuncia di furto.

Ultimati gli atti di rito i malviventi sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e, dopo il processo per direttissima, l’Autorità Giudiziaria ha disposto, a seconda della responsabilità nel reato, per M.M.V.G. il trasferimento a Rebibbia, per L.R.T. gli arresti domiciliari e per R.M. l’obbligo di presentazione alla Polizia.

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