Una liturgia urbana a Tor Bella Monaca, laddove è più facile che i cittadini perdano la fede nelle istituzioni. Le associazioni, i comitati e soprattutto le parrocchie sono la rete di sicurezza per tanti abitanti a viale dell’Archeologia e dintorni, per ricordare che far parte di una comunità vuol dire anche credere nella giustizia sociale e condividere un progetto comune. È in tal senso che domenica 22 ottobre è stata celebrata a via Quaglia la “Messa della legalità”, una cerimonia simbolica promossa da Don Antonio Coluccia e dai parroci di zona per opporsi alla criminalità di zona.
Un luogo che già di per sé comunica l’intenzione dei residenti di riappropriarsi del quartiere. Il 14 settembre 2023 a via Paolo Ferdinando Quaglia fu freddato il 38enne Daniele Di Giacomo, per una faida su cui sono in corso ancora le indagini. Tor Bella Monaca, però, teatro di spaccio e criminalità così come di numerosi esempi di attivismo e riscatto, da settimane vede un giro di vite sui controlli, numerosi blitz e retate delle Forze dell’Ordine.
Una messa a Tor Bella Monaca per dire “no” alla criminalità
Si è tenuta ieri dalle ore 17 a via Quaglia la “Messa della Legalità”, iniziativa che ha convogliato tanti parroci del VI Municipio di Roma, in prima linea per dire no alla criminalità e dar voce al disagio di tante famiglie di zona.
Hanno partecipato all’evento Don Bernardino, della chiesa di Santa Rita da Cascia, Don Alessandro, parroco della Santa Maria del Redentore, Don Marco della chiesa Santi Simone e Giuda Taddeo, e Don Francesco, della parrocchia Santa Edith Stein. Con loro, capofila anche anche il prete anti-spaccio Don Antonio Coluccia, già vittima di un tentato omicidio a Tor Bella Monaca lo scorso 28 agosto. Presenti anche il presidente di Municipio, Nicola Franco, e le istituzioni, mentre era atteso l’arrivo del ministro dell’Interno Piantedosi, non pervenuto.
Vasta operazione antimafia a Tor Bella Monaca: nel mirino i vertici dello spaccio
Solo due settimane fa, Tor Bella Monaca è stata setacciata con numerosi arresti e perquisizioni, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che colpisce i vertici del traffico di stupefacenti in zona Tor Bella Monaca, considerata una delle principali piazze di spaccio della capitale.
Dopo l’omicidio di Daniele Di Giacomo, l’area è ancora più attenzionata dalle Forze dell’Ordine. Il 21 settembre si contavano 300 uomini mobilitati dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. In Prefettura fu disposta un’imponente operazione che vedeva in campo praticamente tutte le Forze dell’ordine, dalla Polizia di Stato, ai Carabinieri, passando per la Polizia Locale di Roma Capitale fino ad arrivare alla Guardia di Finanza. Un maxi blitz che dimostra quanto sia necessaria un presidio costante delle istituzioni: il senso di sicurezza e il presidio di legalità non possono essere lasciati alle realtà associative che compongono la zona.