Dopo le numerose denunce da parte dei familiari, vittime di ripetute minacce e percosse, l’uomo era stato allontanato dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento fino al marzo del 2019.
Ieri mattina lo stesso G.M.I.L. cittadino congolese di 25 anni, si è recato nuovamente presso l’abitazione dei familiari dove, dopo aver preso a calci e pugni la porta d’ingresso, si è allontanato prima dell’arrivo della pattuglia della Polizia di Stato.
Nella stessa serata c’è stato l’ennesimo episodio di violenza, con calci e pugni alla porta di ingresso dell’appartamento dei familiari. Questa volta, però, le pattuglie della Polizia di Stato del Reparto Volanti sono riuscite a rintracciarlo alla fermata dell’autobus nelle immediate vicinanze dell’abitazione dei fratelli.
Nonostante la presenza degli agenti della Polizia di Stato, G.M.I.L. ha iniziato ad inveire e minacciare di morte insistentemente i familiari lì presenti. Poi, colto da un moto d’impeto, si è scagliato contro uno di loro cercando di aggredirlo fisicamente. Solo grazie all’intervento di due degli agenti si è evitato che lo colpisse. A questo punto il malvivente, con non poca difficoltà, è stato bloccato e fatto salire nella macchina di servizio per essere accompagnato presso gli uffici del Commissariato San Paolo, ove è stato tratto in arresto e successivamente tradotto presso il carcere di Regina Coeli.