Lo hanno accerchiato e, dopo averlo bloccato, gli hanno strappato violentemente il bracciale d’oro dal polso, per poi dileguarsi. Ma non hanno valutato che, pur essendo notte, la vittima si sarebbe immediatamente messa alla ricerca di aiuto, trovato in una pattuglia di carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma.
Roma, scippata al ristorante mentre cena: 38enne strappa le collane e fugge
La rapina a Campo de’ Fiori
È successo la scorsa notte, quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, insieme ai colleghi della Compagnia Roma Centro e quelli della Compagnia Speciale di Roma, hanno arrestato tre cittadini stranieri – un 18enne egiziano, un 18enne e un 19enne del Marocco – gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto con strappo in concorso, falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico Ufficiale sull’identità.
La vittima, un 21enne romano, ha chiamato immediatamente il NUE 112, raccontando che pochi istanti prima, in piazza Campo de’ Fiori, alcuni giovani lo avevano avvicinato con una scusa e, dopo averlo accerchiato, gli avevano strappato dal polso un bracciale in oro, per poi tentare di dileguarsi per le vie limitrofe.
L’arresto
Dopo aver sentito il racconto del ragazzo, i militari sono immediatamente intervenuti e, raccolte le descrizioni dei giovani malviventi, ne hanno rintracciati tre. Il 18enne marocchino ha tentato di scappare nuovamente e di liberarsi di 3 collanine in oro che aveva con sé, ma è stato bloccato. Il giovane non ha fornito spiegazioni circa il possesso delle collane d’oro che sono state sequestrate perché ritenute provento di analoghi furti. Il giovane ha tentato di eludere gli accertamenti fornendo anche false generalità, simulando di essere minorenne, ma da approfondite verifiche, i Carabinieri sono risaliti alla sua esatta identità.
La vittima ha sporto regolare denuncia-querela. I tre maggiorenni sono stati arrestati e, ad esito di convalida presso il Tribunale di Roma, sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma e obbligo di presentazione in caserma. Le indagini dei Carabinieri proseguono per identificare i complici, per risalire all’esatta provenienza della refurtiva e per accertare l’eventuale coinvolgimento degli indagati in analoghi episodi delittuosi. Secondo la normativa in essere, si precisa che gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.