Due anni fa l’Italia era già in lockdown: città deserte, ospedali stracolmi, attività chiuse e quel bollettino giornaliero che faceva paura, tra nuovi contagi e decessi. Restrizioni su restrizioni, poi il Paese suddiviso in ‘zone colorate’, il respiro di normalità in estate. Quasi come delle montagna russe, tra spiragli di libertà e quella curva che non voleva scendere. Ora, dopo un periodo lunghissimo, il Governo non prorogherà lo stato di emergenza, che scadrà il 31 marzo, ma questo non vuol dire che la pandemia è sconfitta. Perché se da una parte i ricoveri e le terapie intensive non preoccupano, dall’altra i casi positivi ci sono e la campagna vaccinale prosegue senza sosta per mettere un freno al virus, che da anni circola indistintamente. Nonostante questo, però, l’esecutivo è pronto ad allentare le misure con un decreto ad hoc, che seguirà delle date e tappe fondamentali per un ritorno, si spera, alla normalità che da tempo sembra eccezionalità.
Leggi anche: Stop al Green Pass (anche nei locali al chiuso) in tutta Italia, la possibile data: ultime news e anticipazioni
1° aprile: stop all’obbligo di Super Green Pass
E se da una parte il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza, ci sarà l’addio al sistema a colori delle Regioni e la struttura commissariale confluirà in una unità di missione presso il ministero della Salute o direttamente a Palazzo Chigi, dall’altra il 1° aprile molto probabilmente cadrà l’obbligo del Super Green Pass. Quel certificato verde, da tempo indispensabile, che si ottiene solo con la completa vaccinazione o con la guarigione. Così, sarà possibile mangiare all’aperto senza dover esibire il Green Pass, ma come spiega Sky Tg24, stando alle ultime indiscrezioni, dal 1 aprile la roap map potrebbe prevedere che si possa accedere ai mezzi di trasporto pubblici solo con il Green Pass base, quindi anche con un tampone negativo.
Alberghi, mostre e musei
Dal 1° aprile, inoltre, gli alberghi e tutte le strutture ricettive dovrebbero essere accessibili senza l’obbligo di mostrare il green pass, nella sua versione rafforzata. Stessa cosa per mostre, musei e luoghi di cultura anche al chiuso. Per convegni e congressi, invece, il green pass sarà obbligatorio fino al 30 aprile, poi dal 1° maggio la misura cadrà.
Stadi, quarantena a scuola
Sempre dal 1° aprile la capienza degli impianti sportivi, all’aperto e al chiuso, dovrebbe tornare al 100%. Dal primo del prossimo mese, inoltre, non sarà più obbligatoria nelle scuole la quarantena precauzionale, quella che ora si deve osservare se si viene in contatto con una persona contagiata. Quello che resta, però, è che la persona positiva dovrà stare a casa fino alla guarigione, mentre la FFP2 non sarà più obbligatoria in classe, dove basterà la chirurgica per proteggersi (la data ancora non è stata decisa).
1° maggio: niente Green Pass al chiuso
Altra data fondamentale, da cerchiare in rosso sul calendario, è quella del 1° maggio perché probabilmente gli italiani diranno addio al Green Pass anche al chiuso, dai ristoranti ai cinema. Ma non solo. Gli over 50 potrebbero tornare a lavorare anche se non hanno il super green pass, ora obbligatorio: chi non è vaccinato potrà esibire un tampone negativo, come accade per gli under 50. Il Governo, infatti, starebbe pensando di eliminare il Green Pass a fine maggio. “Credo che arriveremo a un momento in cui il green pass non sarà più richiesto, anche se è uno strumento che rimarrà disponibile, qualora ci fosse la necessità di affrontare una situazione, e ci auguriamo questo non accada. Però ritengo ragionevole pensare che a maggio o a fine maggio nel nostro paese il green pass potrà non essere richiesto: questo è l’obiettivo del governo”, ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Mattino 24, ai microfoni di Radio24.
15 giugno: scade l’obbligo vaccinale
Come è ormai noto, il prossimo 15 giugno scadrà l’obbligo vaccinale per gli over 50, che non saranno più tenuti a presentare il Green Pass sul luogo di lavoro. Nello stesso giorno, probabilmente, verrà eliminato l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, ma non è detto che questa misura non venga anticipata dal Governo. Intanto, Draghi e la sua squadra stanno cercando di mettere a punto un decreto, questa volta meno restrittivo. Si va, si spera, verso la normalità.