Regione Lazio. La Capitale è letteralmente sommersa dai rifiuti e dalla spazzatura che, ormai, infesta tutte le strade. Non solo di periferia, ma anche al Centro, e continua a foraggiare la folta fauna di cinghiali che non ne vogliono sapere di sloggiare.
Ma non solo Roma, anche Latina di certo non se la passa meglio. Il capoluogo è alle prese con cassonetti pieni e traboccanti anche in pieno centro cittadino. Poi, per allungare la lista, l’allarme è scattato anche a Viterbo dove vengono segnalate difficoltà sul servizio di igiene urbana già da qualche tempo.
Emergenza rifiuti in tutta la Regione: la proposta della Paguro srl
C’è chi, però, in tutto questo, ha tentato di evidenziare una soluzione, dando anche ampia disponibilità per poter realizzare una discarica fondamentale per la chiusura del ciclo dei rifiuti. Parliamo del caso della Paguro srl, la società controllata da Rida Ambiente ad Aprilia.
Il sito di La Cogna, individuato da Rida Ambiente, verrebbe trasformato in “discarica” rifiuti (parallelamente alla bonifica dei terreni inquinati dell’area), per un quantitativo totale, secondo le carte, pari a 675.000 mc, circa 10 volte superiore ai rifiuti attualmente presenti, la cui stima è stata quantificata in 67.693 mc. Questa la proposta sulla carta, un qualcosa su cui discutere e riflettere quantomeno.
Leggi anche: Anche i vip contro Roma sporca: “Perché nessuno pulisce? Non è solo colpa dei romani…”
Proposte bocciate in ”burocratese”
Ma le istanze e le proposte continuano ad essere respinte, nonostante la forte carenza di impianti nel territorio di tutta la Regione. A dimostrarlo è la nota datata 27 maggio del Direttore regionale dell’ufficio ciclo dei rifiuti Andrea Rafanelli che ha sostanzialmente chiuso la porta al patron di Rida Ambiente Fabio Altissimi, come riporta anche Politica7.
Bocciata senza appello, dunque, la possibilità di poter utilizzare il sito messo a disposizione a La Cogna, in grado oggi di rappresentare una ipotetica soluzione alla mancanza di impianti. Nessun varco, neppure a parlarne insomma. La risposta è stata dura e, in parte, anche scontrosa potremmo azzardare: si è arrivati a lamentare un “rallentamento” dell’attività amministrativa della sua Direzione a causa delle lettere di sollecito provenienti da Rida Ambiente.
La risposta della Regione
Dunque, in sostanza, nessuna concessione possibile, né si sono volute dare spiegazioni precise sulla scelta del commissario provinciale sui rifiuti Illuminato Bonsignore di non prendere in considerazione il sito della Paguro. “Ci preme comunicarVi che nel Vs. caso specifico, per quanto concerne la provincia di Latina, territorio di competenza della Rida Ambiente, che si trova in itinere l’individuazione delle aree da destinare a discarica comunale per la Prov. Di Latina”, questa parte della risposta in perfetto stile burocratese.
L’ennesimo tentativo
Per tutta risposta, il patron di Rida ha replicato con l’ennesima missiva, in data lunedì 30 maggio, attraverso cui ha voluto evidenziare ‘sconforto e sconcerto’ per le parole pronunciate dal dirigente, non mancando di ricordare gli ‘infortuni’ in cui è incappata la Regione in tema di rifiuti negli ultimi anni.
Incidenti di percorso tutt’altro che trascurabili, e che nel tempo sono finiti per ingigantirsi, e dovuti proprio alla mancata predisposizione della ‘rete integrata e adeguata di discariche’. L’amministrazione davanti all’emergenza in atto va “affannandosi improduttivamente tra tavoli tecnici e trattative”, senza però prospettare alcuna soluzione concreta.