La normalità sembra avvicinarsi e l’Italia sta ormai virando verso la zona bianca, quella ambita da tutti i territori perché le misure vengono allentate ancora di più. Ma mentre il coprifuoco non esiste in quella fascia e la maggior parte delle attività possono rialzare la saracinesca, il dibattito da giorni ruota attorno a un solo argomento: il numero delle persone che possono sedersi e consumare nei ristoranti al chiuso.
Quante persone al tavolo nei ristoranti nelle zone bianche?
Sei persone al tavolo se consumano nel ristorante al chiuso, nessun limite per i locali all’aperto in zona bianca. Sembrerebbe essere questa la decisione dell’esecutivo, che ha pensato bene di appoggiare la linea delle Regioni. Come spiega il Messaggero, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome aveva chiesto di eliminare ogni limite per il consumo all’aperto e di estendere al chiuso il tetto di massimo da 4 a 8 persone. Ma, a quanto pare, il Governo avrebbe trovato una soluzione diversa, optando per i 6 clienti al chiuso, una via di mezzo che sembrerebbe accontentare tutti.
Quello che pare certo è che il numero di clienti che possono stare seduti al ristorante ha tenuto impegnati un po’ tutti gli esperti. Critico sulla questione anche il virologo Roberto Burioni, che così su Twitter ha tuonato: “E’ importante stabilire il numero per non correre rischi sanitari e per non danneggiare economicamente una categoria già pesantemente colpita, ma la discussione è surreale”.
Quante persone possono sedersi insieme a tavola al ristorante in sicurezza? E' importante stabilirlo per non correre rischi sanitari, ma anche per non danneggiare economicamente una categoria già pesantemente colpita. Però la discussione è surreale. https://t.co/RwB5tarOku
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) June 3, 2021