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Ristoranti e bar chiusi fino al 1 maggio. Ecco cosa cambia nel Lazio in zona arancione per spostamenti, seconde case e negozi

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La Regione Lazio sta per entrare in zona arancione, nonostante il colore sarà in vigore solo per due giorni. Come gli italiani sanno da un pezzo, infatti, anche questa Pasqua 2021 bisognerà passarla in lockdown. Lo scenario del 3,4 e 5 aprile sarà identico a quello vissuto durante le festività natalizie: tutta Italia in zona rossa. La magra consolazione, che non tutti hanno compreso, del Lazio riguarderà martedì 30 e mercoledì 31 quando si entrerà in zona arancione. Sostanzialmente, però, l’unica differenza sostanziale riguarda la breve riapertura degli asili, scuole primarie e prime medie.
Draghi ha altresì lasciato intendere che, fino al 30 aprile nessuna Regione potrà essere gialla. Si oscillerà dunque dalla fascia arancione a quella rossa a seconda dell’Rt: ma cosa cambia tra i due colori? 

Zona arancione zona rossa: cosa cambia 

Gli italiani stanno aggiornando i propri ritmi vitali ogni due settimane, in base al colore della Regione in cui vivono. Tra il giallo, giallo rinforzato, arancione e rosso, però, ancora vi è un po’ di confusione. Vista la conferma del ‘divieto zona gialla’ fino al 30 aprile, concentriamoci sulle regole che potrebbero riguardarci: fascia arancione e rossa, cosa cambia? 

Spostamenti e visite

Le regole emerse dai decreti prevedono che in zona rossa c’è l’obbligo di restare a casa (tranne per motivi di lavoro o salute) e in zona arancione non bisogna uscire dal proprio Comune. Queste regole, però, non sempre vengono applicate allo stesso modo: ed è il caso delle festività di Pasqua. 
Nei giorni 3,4 e 5 aprile sarà infatti consentito (una sola volta al giorno) andare a trovare parenti e/o amici nella stessa Regione. In macchina non più di 2 persone (figli sotto i 14 anni esclusi). 
Al di fuori della zona rossa e della Pasqua, chi vive in una Regione arancione, invece, può spostarsi in un raggio di 30 chilometri dalla propria abitazione. 

Seconde case e Messe 

Le messe sono consentite ma nel rispetto del distanziamento, sia in zona arancione che rossa. I canti però sono vietati ed è consigliato di recarsi solo presso la chiesa più vicina. 
Secondo le regole nazionali ci si può recare nella seconda casa sia in zona rossa che in zona arancione: solo però se risulta di proprietà o affidata con contratto prima del 14 gennaio. Può recarsi solo il nucleo familiare senza amici o parenti. 

Bar e Ristoranti 

Purtroppo la ristorazione resta un lavoro di quelli “complicati” da portare avanti in pandemia. Sia in zona arancione che in zona rossa i bar e i ristoranti possono lavorare solo per l’asporto. I ristoranti fino alle 22 mentre i bar fino alle 18
I ristoranti degli alberghi possono lavorare e servire chi alloggia in hotel, ma solo nella stanza. 

Parrucchieri ed estetiste 

Centri estetici, parrucchieri e servizi alla persona restano chiusi nelle Regioni rosse, aperti invece per quelle arancioni. 

Negozi e centri commerciali 

In fascia generale i centri commerciali (così come i negozi di abbagliamento e calzature) sono chiusi. Nelle Regioni arancioni, però, la chiusura è circoscritta ai fine settimana e nei festivi. In zona rossa, invece, sono sempre chiusi (fatta eccezione per le attività commerciali che il decreto ha deciso di lasciar aperte: farmacie, alimentari, edicole, ferramente, negozi per neonati, negozi di elettronica e meccanici). 

Sport 

Sia in zona rossa che in zona arancione si può sempre praticare sport nel rispetto del distanziamento sociale. In zona rossa, però, è consigliato di non allontanarsi troppo dalla propria abitazione. 

 

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