Roma. Quando si è allo stremo, la fede è l’unica cosa che rimane. Solo un miracolo, infatti, potrebbe salvare la Capitale dall’inabissamento definitivo nei rifiuti. E non è soltanto un modo di dire, perché la nuova trovata di Ama sembra avere proprio il sentore di una preghiera perché l’intervento divino possa scongiurare ogni male.
La proposta di Ama al Vaticano
La preghiera, poi, suona più o meno così: bussare alla gran porta del Vaticano e chiedere una mano alle 354 parrocchie di Roma per tenere puliti gli spazi davanti alle chiese. Ma i rifiuti non sono un problema mondano? terreno? Certamente, ma è pur sempre dalla creatura che si giunge al Creatore, potrebbe controbattere qualche teologo della vecchia guardia.
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La bozza dell’accordo
Certo, anche una preghiera ha i suoi tempi, e i suoi riti. Il progetto era stato già discusso in una prima riunione con il Vicariato dall’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e dal presidente della municipalizzata, Daniele Pace, come ricorda anche la Repubblica. La riunione era finita con una promessa che non sembrava nulla di troppo concreto.
Bisognava risentirsi sulla questione, perché non è ancora chiaro se l’azienda di via Calderon de la Barca, oltre a cercare l’intesa con la Santa Sede, anche e soprattutto in vista del Giubileo, investirà risorse proprie nell’operazione sostenendo economicamente il lavoro dei volontari ad esempio.
La giurisdizione sugli spazi da pulire
Poi, c’è la questione dei confini spaziali in gioco. Le chiese, stando all’idea di base, dovrebbero occuparsi dei proprio: delle scalinate d’ingresso e degli spazi attorno agli edifici di culto. Un lavoro, un sacrificio – un altro lessema tipicamente ecclesiastico – necessario per non sprofondare nel degrado più assoluto.
Intervento ”divino”?
Una auspicabile stretta di mano con il potere spirituale potrebbe aiutare Ama ad abbassare l’intensità del malessere dei romani sulla vicenda. Di fatto, nel recente report pubblicato – quello riferito al primo semestre – è emerso un numero spropositato di reclami da parte della cittadinanza nei confronti della municipalizzata. Chissà, se ancora una volta, il miracolo sarà compiuto e se la città culla della Santa Sede meriterà un intervento ”divino”.