nuovamente in ginocchio e facendo prospettare nuovamente l’incubo emergenza rifiuti. Nell’autoparco delle società che gestiscono il servizio di raccolta, infatti, tutti i mezzi di raccolta sono pieni, sia quelli “posteriori” che quelli “laterali”, così come le spazzatrici. Ciò significa che il servizio di raccolta non può essere più attuato fino a quando i mezzi non verranno svuotati, con conseguenti disagi per l’intera città.
Appena saputo del divieto di accesso all’invaso posto dalla Pontina Ambiente, il sindaco di Pomezia Enrico De Fusco ha immediatamente fatto richiesta al Prefetto di Roma affinché venga emessa un’ordinanza che consenta l’accesso dei mezzi del CNS alla discarica della Pontina Ambiente, vista l’esigenza di legge di tutelare la salute pubblica, la pubblica incolumità e l’ordine pubblico. “La mia Amministrazione – ha dichiarato il Primo Cittadino – sta mettendo a punto una soluzione di graduale rientro del debito accumulato nei confronti della ditta che gestisce l’impianto di smaltimento di Albano Laziale. E’ già stata comunicata la nostra intenzione di concordare con la ditta stessa i tempi e le modalità del piano di rientro. Ma è necessario innanzitutto tutelare la salute dei cittadini, evitando conseguenze gravi per la città. Per questo abbiamo scritto al Prefetto affinché intervenga nell’interesse della popolazione”.
“E’ vero che siamo indietro con i pagamenti – ha aggiunto l’assessore all’ambiente Piero Toce – ma il sindaco aveva già scritto una lettera alla Pontina Ambiente attraverso la quale si garantiva il passaggio di proventi dei pagamenti della Tarsu man mano che venivano incassati. Purtroppo la società non ha preso in considerazione la proposta e ci ha chiuso i cancelli. La pesante situazione debitoria è dovuta al pregresso e non da debiti attuali: per poterla sanare siamo in attesa di un finanziamento che ci permetta di far
fronte alle situazioni più urgenti e di onorare gli impegni presi. Devo riconoscere che il Primo Cittadino sta facendo tutte le mosse necessarie, in tutte le sede istituzionali competenti, per cercare di attivare il fondo di rotazione relativo ai Comuni messi in difficoltà dal fallimento A.Ser, che ha provocato alla nostra Amministrazione un disavanzo di ben 50 milioni. Purtroppo questi sono problemi che non si risolvono in un giorno, ma con l’impegno costante che proprio De Fusco sta dimostrando nei confronti della critica situazione in cui si trova il Comune di Pomezia”.