Rifiuti a Roma, la situazione è ancora drammatica. Il piano prospettato da Gualtieri in fase di elezioni sembra non aver ancora funzionato. Strade ingombre di rifiuti di ogni tipo, cassonetti stracolmi e cittadini infuriati ne sono la prova. Se al centro la situazione è tutto sommato buona, sono le periferie a soffrire di una raccolta che funziona poco e male. I problemi sono molteplici e possono essere imputati anche alla chiusura della discarica di Albano. Sebbene in alcuni quartieri si possa parlare di una situazione abbastanza accettabile, nel V Municipio la situazione dei rifiuti sta diventando ingestibile.
Cassonetti stracolmi, rifiuti a terra e presenza di animali sono questioni all’ordine del giorno per i cittadini del quartiere che comprende Centocelle e dintorni . A dare voce al quartiere è Giancarlo Villani, responsabile del movimento Italia dei Diritti, che denuncia una situazione drammatica.
Le parole dell’esponente Italia dei Diritti Giancarlo Villani
“La situazione che vige nella zona del V Municipio non è certo degna di una città come Roma, capitale d’Italia e considerata caput mundi” – dice Villani – “non è più possibile vedere la nostra amata città in questa situazione di degrado”. In seguito a queste dichiarazioni l’esponente di Italia dei Diritti ha puntato il dito sul sindaco di Roma Roberto Gualtieri il quale aveva promesso, a pochi giorni dalla sua elezione, di ripulire la Capitale in 100 giorni. Un piano evidentemente fallito di cui il V municipio ne è la prova lampante.
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La Tari più alta d’Italia si paga a Roma
Nonostante la contiua presenza di spazzatura per le strade i cittadini romani pagano l’imposta sui rifiuti più alta d’Italia. La questione risulta essere abbastanza imbarazzante data la mole di rifiuti presenti nelle vie della città. Pagare un’imposta così alta per un servizio quasi inesistente è diventato motivo di lamenti e mal contento. Nonostante l’Emilia Romagna abbia messo a disposizione di Roma, per i prossimi 14 giorni, i propri stabilimenti per lo smaltimento dei rifiuti (per sopperire alla chiusura della discarica di Albano), la situazione nella Capitale non migliora. Negli impianti della società bolognese Hera verranno smaltiti circa 11.000 tonnellate di rifiuti provenienti da Roma quotidianamente.
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I prossimi passi quali saranno?
La soluzione che si è prospettata, è del tutto precaria. Una volta scaduto l’accordo con la ditta bolognese che fine faranno i rifiuti di Roma? In attesa che ritorni in funzione la discarica di Malagrotta che ha una capacità di raccolta pari a 1250 tonnellate al giorno di indifferenziata, circa 100 mila tonnellate al giorno stanno già andando all’estero. Da alcuni mesi, infatti, il quantitativo di immondizia che viene portato fuori dall’Italia è raddoppiato, passando da 50 mila a 100 mila tonnellate giornaliere. Si tratta però di soluzioni costose, che non potranno essere adottate per sempre.
Ma intanto non si hanno novità né dalla Regione né dal sindaco di Roma Gualtieri che facciano ben sperare per il futuro. In attesa di un nuovo posto dove collocare i rifiuti, molti di questi continueranno a sostare nelle strade della Capitale.