Gli studenti, oggi 8 gennaio 2024, si sono presentati davanti ai cancelli per il rientro a scuola nella città di Roma.
Da oggi è ripartita ufficialmente la didattica in ogni singola scuola di Roma, che si era fermata per le consuete festività natalizie e il Capodanno 2024. Un rientro che, già al primo giorno, però ha destato forti preoccupazioni nei dirigenti scolastici delle sedi capitoline, con assenze per malattia di numerosi studenti, docenti e il personale scolastico.
Rientro a scuola a Roma: studenti assenti per Covid e influenza
Per il primo appello del 2024, i registri scolastici parlano chiaro: tantissimi studenti non sono riusciti a rientrare a scuola nei tempi previsti. Non per una vacanza più lunga del previsto con le proprie famiglie, ma bensì perchè bloccati nel letto con l’influenza di stagione o l’ultima variante di Covid-19, che si porta dietro problemi di tosse e soprattutto intestinali.
I contagi nelle scuole della Regione Lazio
Il problema non è circoscritto solo alle scuole di Roma, ma il fenomeno sempre estendersi a tutte le province della Regione Lazio. Secondo i dati del Dipartimento di Sanità della Regione Lazio, i numeri devono far riflettere i dirigenti scolastici e le famiglie degli alunni. Tra il 21 e il 27 dicembre 2023, sono 7 mila i contagi riscontrati tra le persone che frequentano la scuola: si tratta di 1.500 studenti, 2.500 docenti e 3 mila operatori scolastici.
Una didattica che tenga conto dei contagi dell’influenza e il Covid
Al momento, nessun Preside ha ancora preso in mano una carta e scritto una circolare per obbligare l’utilizzo delle mascherine all’interno dei locali scolastici. La scelta, in assenza di una direttiva del Ministero dell’Istruzione e della Salute, apparirebbe oggi controversa, probabilmente agitando le mobilitazioni di alcune famiglie e dei sindacati legati agli operatori della scuola.
Resta però come alcuni docenti, di propria iniziativa, già da novembre 2023 hanno ricominciato a utilizzare la mascherina all’interno delle aule scolastiche, per tutelarsi da eventuali contagi. Scelta al momento suggerita, ma non obbligatoria, anche da alcuni dirigenti scolastici di Roma, che sulla questione spingono per un tavolo dove si discuta la possibilità del reintegro di una didattica in smart working.
Foto: D.M.