“Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e con fiducia“ – queste le parole di apertura del discorso di ieri del Premier Mario Draghi. E tutte le Regioni/Province autonome d’Italia sperano di passare presto in zona gialla, così da poter allentare le misure e dare respiro a quelle attività chiuse da tempo, ormai sul lastrico. Una data importante, da segnare sul calendario, è quella del 26 aprile quando nei territori dove si può, dove i parametri lo permettono e i contagi sono in calo, si può ripartire con prudenza, ma almeno ingranare la marcia. E il Lazio è una delle Regioni che può ambire, con i dati attuali, al passaggio dalla zona arancione a quella gialla, prepararsi quindi alle riaperture. Prima dei ristoranti (aperti anche a cena), poi seguendo la road map messa a punto dal Governo, che prevede saracinesche alzate anche per cinema, teatri, palestre e piscine.
Riaperture a Roma e nel Lazio: cosa potrebbe cambiare dal 26 aprile per i ristoranti
Il quadro epidemiologico del Lazio è incoraggiante e i dati attuali consentirebbero alla Regione il passaggio in zona gialla dal 26 aprile. Stando al monitoraggio degli esperti della cabina di regia di ieri l’RT (calcolato però al 31 marzo) è a 0.79, l’incidenza a sette giorni per 100.000 abitanti è a 161 (contro 173 del precedente report). La Regione mantiene pertanto la classificazione “moderata” di rischio con 0 allerte segnalate ed è compatibile con uno scenario di tipo 1, il più basso. Resta, però, delicata la situazione negli ospedali. Stando ai dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali aggiornati al 16 aprile, nel Lazio, infatti, la percentuale dei posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è del 41% (soglia di rischio è del 30%). Per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia la percentuale è del 45, contro la soglia di rischio del 40%.
In ogni caso, se dovesse essere confermato il passaggio in zona gialla dal 26 aprile nel Lazio riaprirebbero i ristoranti, sia a pranzo che a cena, ma solo con tavoli all’aperto. Da rispettare, poi, tutte le disposizioni per arginare la diffusione del Covid: mascherine, igienizzazione e distanziamento. Resta il coprifuoco alle 22, almeno in questa prima fase di riaperture.
Le scuole nel Lazio dal 26 aprile
“Riapriamo le scuole completamente in presenza nelle zone gialle e arancioni. Mentre in rosso vi sono delle modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza” – ha spiegato Draghi. Se il Lazio, quindi, dovesse diventare “giallo”, dal 26 tutti gli studenti ritorneranno tra i banchi, anche quelli delle scuole superiori da mesi alle prese con la didattica a distanza.
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Quando riaprono cinema e teatri?
Dal 26 aprile via libera in zona gialla anche a cinema, teatri, musei e spettacoli all’aperto. Sempre nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza: dall’igienizzazione al distanziamento tra spettatori. Per le fiere, invece, bisognerà aspettare il 1 luglio.
Quando riaprono palestre e piscine nel Lazio?
E se il 26 aprile potrebbe essere la data che segna l’inizio di una ripresa, palestre e piscine devono ancora aspettare. Stando alla road map messa a punto dal Governo, dal 26 aprile saranno consentiti gli sport all’aperto, ma il 1 giugno si potrà ritornare in palestra e allenarsi in sicurezza. Le piscine all’aperto, invece, riapriranno il 15 maggio (data di possibile apertura anche degli stabilimenti balneari). Dal 1 luglio sì a stabilimenti termali e parchi tematici.
Dal 26 aprile ci si potrà spostare tra Regioni?
Gli spostamenti tra Regioni sono ormai ‘congelati’ da mesi, consentiti solo per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità. Ma dal 26 aprile ci si potrà spostare tra Regioni diverse solo se sono in zona gialla. Tra territori di colore diverso, invece, come ha dichiarato il premier Draghi ci sarà bisogno di un pass.