Mancano pochi giorni e l’Italia resterà sì suddivisa in zone colorate, ma al rosso e all’arancione si aggiungerà anche il giallo. Questo significa che nelle Regioni/Province autonome dove si può, dove i parametri lo consentono, da lunedì 26 aprile riapriranno, seppur gradualmente, alcune attività. Saracinesche alzate per i ristoranti sia a pranzo che a cena, ma a patto che i tavoli siano all’aperto e che vengano rispettati tutti i protocolli di sicurezza. Via libera anche a cinema, teatri, musei, spettacolo outdoor e agli spostamenti tra Regioni (liberi tra territori in zona gialla, con un pass in quelli di colore diverso). Anche la Capitale si sta preparando per questa ripartenza, ma resta da capire come fare per aumentare gli spazi all’esterno, così che i ristoranti possano lavorare e farlo in sicurezza.
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Riapertura ristoranti a Roma dal 26 aprile: isole pedonali per aumentare gli spazi all’esterno
Il Campidoglio sta cercando di mettere a punto un piano per aumentare gli spazi all’esterno e dare modo ai ristoranti di lavorare, soprattutto dopo aver ascoltato le richieste delle associazioni di categoria. Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti, ha spiegato al Messaggero che l’assessore al commercio Andrea Coia ha accolto i loro appelli e ora aspettano solo di poter partire. Ma quali sono gli scenari sul tavolo? Tra le ipotesi quella di “creare” delle isole pedonali dentro ai Rioni del centro storico per dare modo alle attività di lavorare anche su quella parte di strada solitamente riservata al traffico. L’altra ipotesi allo studio , come spiega Pica al quotidiano romano, è “quella di permettere anche ai locali che si affacciano su strade cosiddette ad alta viabilità di poter sfruttare una parte delle strisce blu limitando la velocità delle auto“.
In realtà, fino a giugno i ristoratori potranno mettere i tavolini all’aperto e farlo gratuitamente. Lo ha dichiarato a marzo la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Una richiesta che era stata accolta per non lasciare sole, ancor più di quel che sono, categorie ormai allo stremo, piegate dalla crisi economica. Il prossimo passo, come aveva annunciato la prima cittadina, è quello di chiedere l’esenzione per il pagamento del canone per tutto il 2021, con lo stanziamento di risorse specifiche. “Il “modello-Roma” che abbiamo lanciato durante il lockdown deve poter proseguire nei mesi a venire, per dare una boccata d’ossigeno a tutta la filiera della ristorazione. Chi finora ha subito gravi perdite, adesso deve poter guadagnare per pagare stipendi e fornitori, per non essere costretto a lasciare a casa i dipendenti, o peggio ad abbassare le saracinesche. Vedere clienti seduti ai tavoli di bar, pizzerie, gelaterie e ristoranti, dà speranza a tutti: a chi torna a lavorare, alle famiglie che vivono di queste attività, all’intera città che vuole ripartire” – così la Sindaca Raggi. Ma ora c’è bisogno di ulteriori spazi all’esterno, soprattutto perché dal 26 aprile i ristoranti potranno sì lavorare a pranzo e a cena, ma solo con i tavoli all’aperto.
