“So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini. Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza”. Marcello De Angelis, ex terrorista nero, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio guidata da Francesco Rocca, scrive su Facebook questo ed altro a pochi giorni di distanza dal 2 agosto. Parole che hanno scatenato l’indignazione delle opposizioni e non solo. In molti chiedono le dimissioni.
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Strage di Bologna, cosa ha detto De Angelis
“Che non c’entrano Fioravanti, Mambro e Ciavardini”, prosegue de Angelis, in realtà “lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e ‘cariche istituzionali’; e se io dico la verità, loro, ahimè, mentono. Ma come i martiri cristiani io non accetterò mai di rinnegare la verità per salvarmi dai leoni”.
Le parole di Elly Schlein (Pd)
Le parole del portavoce del Presidente della Regione Lazio Marcello De Angelis sulla strage di Bologna sono “ignobili”: lo dice la segretaria Pd Elly Schlein che chiede “dimissioni immediate”. “Se non riescono a farlo i vertici della Regione Lazio sia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a prendere provvedimenti immediati. È grave che Meloni il giorno della commemorazione non sia riuscita a dire che quella di Bologna sia stata una strage neofascista, sarebbe gravissimo se continuasse a permettere ai suoi sodali di stravolgere la verità processuale. Ponga fine, una volta per tutte, a questa scellerata aggressione alla storia”. “Lo abbiamo detto in piazza di fronte alla stazione solo qualche giorno fa, il 2 agosto – ricorda Schlein – in occasione dell’anniversario della strage di Bologna: non accettiamo ulteriori depistaggi e tentativi di riscrivere la storia, negando le evidenze processuali per cui l’associazione dei familiari delle vittime si è tanto battuta e la Procura di Bologna e le forze dell’ordine hanno lavorato in questi anni. Tantomeno se questi tentativi ignobili arrivano dal portavoce del Presidente della Regione Lazio”.
Strage di Bologna, la replica a Rocca di Azione-Italia Viva
“Quanto dichiarato dal portavoce della Regione Lazio Marcello De Angelis sulla strage di Bologna è gravissimo e inaccettabile”. Lo dichiarano in una nota Marietta Tidei e Luciano Nobili, consiglieri regionali di Azione-Italia Viva. “Si tratta di considerazioni inconcepibili sul piano storico, che negano la matrice neofascista dell’attentato accertata dalle sentenze e allo stesso tempo rappresentano un attacco inaccettabile nei confronti del Capo dello Stato, che proprio pochi giorni fa si era espresso con parole inequivocabili sulla vicenda. Nell’esprimere la nostra vicinanza ai familiari delle vittime della strage – concludono Tidei e Nobili – riteniamo doveroso e indispensabile che il presidente Rocca prenda in maniera netta e chiara le distanze dalle posizioni del suo portavoce”.
Le parole del M5s
“Le parole di Marcello De Angelis sono inaccettabili. Negare la matrice neofascista della strage di Bologna e una verità giudiziaria che diverse sentenze hanno appurato è già di per sé grave, diventa gravissimo quando a scrivere tali affermazioni è il portavoce del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Se De Angelis è a conoscenza di elementi in grado di riscrivere la storia che ha visto condannato suo cognato Luigi Ciavardini, insieme a Mambro, Fioravanti e Cavallini, per l’ignobile atto terroristico, vada a riferire ai magistrati, in caso contrario taccia quantomeno per dovere istituzionale. Nel frattempo ci aspettiamo che il Presidente Rocca prenda le distanze e rimuova De Angelis dal suo incarico”. Così in una nota il Gruppo M5S alla Regione Lazio.