Roma. Chiamarli furbetti del reddito ormai, non rende più bene l’idea: ce ne sono stati così tanti, e di diverse estrazioni, che ormai l’appellativo ha subito un’inflazione semantica che li rende quasi simpatici, mediaticamente parlando. Il sussidio che dovrebbe andare a sostegno dei poveri ”reali” in Italia sempre più spesso viene indebitamente percepito da altri, come nell’ultimo, ennesimo caso scoperto dai Carabinieri. Colpo grosso questa volta: sono stati ben 36 i ”furbetti” beccati dalle forze dell’ordine, un’intera comunità residente in Italia da almeno 10 anni, ma che però non aveva i requisiti per accedere al sussidio.
36 soggetti stranieri in uno stabile a Tor Cervara
Nel dettaglio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, con la collaborazione dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato a piede libero 36 soggetti, cittadini stranieri di varie nazionalità, tutti anagraficamente residenti in uno stabile della zona di Tor Cervara, in stato di abbandono, resisi responsabili del reato di indebita percezione del reddito di cittadinanza.
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Oltre 190.000 euro sottratti
A seguito di un’articolata attività investigativa, scaturita dal controllo di una persona domiciliata nel suddetto stabile, i Carabinieri hanno accertato che nel periodo compreso tra il 2020 e il 2022, la totalità delle persone denunciate non era in possesso del requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni, percependo indebitamente il reddito di cittadinanza per un importo complessivo accertato in euro 190.148 euro.