Nessun calo di ascolti, anzi l’andamento dei programmi è generalmente positivo, mentre la riduzione del canone rischia di portare verso una ristrutturazione aziendale. I vertici della Rai passano al contrattacco sui temi caldi del momento, mentre si diffondono voci su possibili aggiustamenti in corsa del palinsesto dopo i risultati sotto le attese di alcune trasmissioni lanciate dalla nuova gestione di Viale Mazzini. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa, in un editoriale a firma Michele Cassano.
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L’audizione dell’Ad Rai Roberto Sergio
Ad ogni modo, solo a fine anno si faranno le verifiche sui palinsesti. “Questa narrazione degli ascolti che vanno male è alimentata dai giornali e da fonti interne: io mi sentirei di dire che non c’è, che dobbiamo rivedere alcune cose ma che nel complesso siamo soddisfatti – sottolinea l’Ad Roberto Sergio in audizione alla Camera -. Tutti i programmi in prime time o nell’intera giornata vanno molto bene. Ogni settimana la Rai ha centinaia di programmi e ci stiamo focalizzando su quattro o cinque di questi”.
“Non possiamo giudicare i programmi dopo due puntate: gli ascolti si giudicano sulla base delle abitudini nel tempo e il tema vero è costruire l’abitudine alla fruizione”, aggiunge il dg Giampaolo Rossi, che parla di “dibattito surreale”.
Le novità per il prossimo anno
A gennaio qualche novità è in realtà già in cantiere. Come quella di Massimo Giletti, che dovrebbe prima condurre alcune serate speciali a inizio 2024 (una potrebbe essere per Il Giorno della Memoria), prima di mettersi al timone, probabilmente da aprile, di un programma giornalistico per il day time di Rai1, dove aveva ottenuto buoni risultati prima di approdare a La7. Le celebrazioni per i 100 anni della Radio e i 70 anni della Tv coinvolgeranno Renzo Arbore, con un format su Rai2, e Pippo Baudo, oltre a Giovanni Minoli su Rai3, mentre potrebbe esserci spazio su Rai3, dopo l’addio di Corrado Augias, per Alessandro Baricco.