Scossone in casa RAI, dove in queste ore è stato nominato il nuovo Amministratore Delegato. Per l’importante carica all’interno del Consiglio di Amministrazione, il Governo guidato da Giorgia Meloni ha scelto Roberto Sergio. Una scelta però che andrà ratificata presso l’assemblea dei soci e soprattutto il CDA, con i due tavoli che sono stati chiamati questo lunedì 15 maggio 2023 dal presidente Marinella Soldi. All’assemblea dei soci, come sappiamo, parteciperanno i membri del MEF e della SIAE.
Roberto Sergio verso il ruolo di AD della RAI
Non dovrebbero esserci blocchi sull’ascesa di Roberto Sergio come nuovo Ad società di radiotelevisione italiana, con assemblea e CDA che dovrebbero confermarlo senza problemi. L’assemblea degli azionisti, è stata convocata lunedì 15 maggio alle ore 10. Da questa riunione, Sergio dovrebbe uscire ufficialmente con la nomina di Amministratore Delegato. Effettuato questo primo importante passo, sarà suo compito nominare un nuovo Direttore Generale. Secondo gli accordi politici presi per la nomina di Sergio, questo ruolo sarà ricoperto da Giampaolo Rossi. Rossi che poi, dal 2024, si scambierà con Sergio per divenire Amministratore Delegato dell’emittente pubblica italiana.
Su cosa lavorerà Roberto Sergio nei prossimi 12 mesi?
La scelta di Roberto Sergio è prettamente politica, considerato come il Governo guidato da Giorgia Meloni non guardava con compiacenza il servizio di televisione pubblica in Italia. Infatti, come già aveva fatto notare qualche personalità all’interno della maggioranza governativa, troppi programmi avevano impostato la loro linea editoriale sulle posizioni dell’attuale opposizione, creando di fatto un’informazione pubblica senza contraddittorio. Ecco allora come “teste” storiche della Rai potrebbero saltare in questi mesi, con i rumors che già annunciano come uscenti Fabio Fazio e Marco Damilano. Stessa sorte dovrebbe toccare ad Amadeus, che potrebbe essere ridimensionato nella propria azione televisiva. Sarà una rivoluzione all’interno di viale Mazzini, con Sergio che ambisce a nominare quanto prima i nuovi direttori delle varie testate giornalistiche legate all’azienda pubblica, oltre che la direzione dei vari canali televisivi e radiofonici.
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