Castel Gandolfo. Non è la prima volta che succede da queste parti, e il fenomeno rischia di degenerare in una vera e propria psicosi collettiva per chiunque volesse avvicinarsi alle rive del lago. Una femmina di cinghiale si è distaccata dal suo branco ed ha puntato direttamente un bagnate, caricandolo. L’evento è andato in scena lungo il lago di Castel Gandolfo, sulla spiaggetta che lo costeggia.
Cinghiale aggredisce bagnate sulle rive del lago
Dopo la carica, il bagnate è stato scaraventato a terra, e infine morso anche ad una gamba. La vittima, secondo quanto riporta il Messaggero, sarebbe un 22enne romano residente nella zona del Divino Amore. Era arrivato ieri, il ragazzo, al lago di Albano, con i suoi amici, erano rimasti in spiaggia fino al tardo pomeriggio.
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Le testimonianze di chi c’era
Alcuni testimoni, intervistati dalla stessa testata, hanno raccontato che, ormai, sempre più spesso sulla battigia compaiono branchi di cinghiali. Sempre più numerosi e sempre più grossi nelle dimensioni. Anche quest’ultima volta è andata così: un branco con almeno tre adulti e altri quattro cuccioli al seguito. Stavano correndo verso la boscaglia, quando uno di loro, all’improvviso, è stato attratto da qualcosa. Si è avvicinato lentamente e poi ha preso la carica verso la persona più vicina in quel momento.
La dinamica dell’aggressione
Sempre gli stessi testimoni che hanno parlato ai microfoni del Messaggero, raccontano le urla strazianti del ragazzo ferito, prima dalla carica e poi dal morso, mentre si era scatenato il fuggi fuggi generale sulla spiaggetta. Gli amici del ferito, poi, lo hanno accompagnato all’ospedale dei Castelli dove è stato medicato e giudicato guaribile in un paio di settimane.
La paura e la psicosi dopo gli ultimi attacchi
Non si è trattato, comunque, di un caso isolato: è almeno il terzo episodio che si verifica in zona e ai danni di un frequentatore del lago. In zona dilaga la psicosi da ungulati. Le ultime aggressioni passate hanno riguardato un pescatore ed un bambino di 11 anni. Un serio rischio non solo per l’incolumità fisica delle persone, ma anche per il lavoro di alcune attività, come i balneari che ora chiedono con insistenza soluzioni rapide e definitive.