Green Pass, quante sono ancora le persone che non lo hanno? Al momento – secondo i conteggi fatti dalla ministra Gelmini – mancano all’appello circa cinque milioni di italiani, nonostante l’imminente introduzione dell’obbligo di esibire la certificazione verde sul posto di lavoro, che andrà in vigore a partire dal 15 ottobre. Tra 4 settimane scatterà dunque l’obbligatorietà per tutti i lavoratori, pubblici e privati, di esibire il Green Pass per potersi recare sul posto di lavoro. Questo molto probabilmente provocherà una nuova impennata di prenotazioni di prime dosi di vaccini tra coloro che finora avevano rimandato: non si tratta quindi dei no vai, ma dei cosiddetti indecisi che attendevano di capire quali indicazioni sarebbero arrivate dal Governo e, soprattutto, vedere se nel frattempo si riusciva a capire meglio qualcosa sulle possibili reazioni al vaccino.
Ovviamente a questo secondo quesito non c’è risposta, mentre al primo il Governo ha spazzato via ogni dubbio: chiunque lavori – che sia un dipendente, ma anche chi ha la partita Iva, ma anche i badanti o i tassisti – dovrà avere il Green Pass, che derivi o dal vaccino anticovid fatto, o dalla guarigione dal virus o tampone negativo (con durata estesa a 72 ore per i molecolari). Ovviamente per questo ultimo caso c’è la questione costi, per cui i sindacati stanno continuando a chiedere che i tamponi vengano resi gratuiti, ma su questo fronte c’è lo scontro con il Governo, che riterrebbe rendere i tamponi gratuiti una misura di disincentivo alla vaccinazione.
5 milioni di italiani senza Green Pass
Ad essere senza Green Pass, e quindi anche senza vaccino, sono ancora in tanti. “Mancano all’appello 5 milioni di italiani”, ha dichiarato la ministra Gelmini. d’altro canto, più del 75% della popolazione vaccinabile (ovvero maggiore di 12 anni) si è vaccinata: una delle percentuali più alte in Europa. Adesso, attraverso l’obbligo del Green Pass, si vuole alzare questa media senza passare dall’obbligo del vaccino, che potrebbe essere “l’ultima spiaggia”.