Palestre, piscine, centri sportivi: tutte attività chiuse da mesi alle prese con una dura crisi economica. Il Dpcm attualmente in vigore “scade” il 5 marzo, cosa succederà dopo quella data? Il neo Governo Draghi deciderà di riaprire in sicurezza palestre e piscine e di dare “respiro” a queste categorie?
Nuovo Dpcm Draghi: quando aprono palestre e piscine?
Per il momento non c’è nessuna ufficialità e le attività chiuse da tempo (come palestre, piscine, ma anche cinema e teatri) dovranno ancora aspettare per capire quale sarà il loro futuro. Se sarà possibile ritornare alla normalità, pur rispettando tutte le misure di sicurezza. Intanto, le regole messe a punto dagli esperti del Cts per ritornare ad allenarsi in sala pesi o a nuotare in vasca ci sono: in zona rossa sono consentiti sport individuali all’aperto e jogging; in zona arancione è prevista la riapertura di palestre e piscine solo per le attività sportive di “base individuali, anche acquatiche e per le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto”. Sono consentiti gli sport individuali all’aperto e gli allenamenti per gli sport di squadra solo se svolti in forma singola. Verrebbe dato il via libera anche alle attività sportive e di danza per i bambini in età scolare e in zona gialla, invece, oltre a quello che è possibile svolgere in fascia arancione, sì agli allenamenti per gli sport di contatto e di squadra dilettantistico e di base.
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Quando riaprono palestre e piscine? Le ipotesi
Il Ministero dello Sport aveva chiesto al Cts un parere sulla ripartenza di palestre e piscine, ma a quanto pare la proposta è stata bocciata. Per gli scienziati le palestre, le piscine, i centri sportivi potranno accogliere nuovamente i clienti solo quando il numero dei contagi sarà di 50 persone per 100.000 abitanti. Molto probabilmente però, in settimana verranno rivisti i parametri e gli indicatori per permettere un allenamento in sicurezza con ingressi scaglionati, non appena verrà dato il via libera.
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Quello che sembra certo è che da una parte ci sono gli esperti che chiedono massima cautela e che hanno avanzato anche proposte di lockdown totale – per un periodo circoscritto – così da arginare la diffusione del virus, dall’altra ci sono categorie e attività sul lastrico, chiuse da troppo tempo e alle prese con una dura crisi economica. Per gli scienziati, l’ipotesi più probabile – come spiega Il Corriere della Sera – è quella di slittare la decisione sulle riaperture di palestre, cinema, teatri (tutte quelle attività chiuse da mesi) a fine marzo, se non addirittura alla seconda settimana di aprile, dopo Pasqua.