Le discoteche sono ancora chiuse. Nonostante nessun attività, ad oggi, abbia un cartello di chiusura ed il Cts abbia dato un “via libera” alle aperture delle piste da ballo, nulla è ancora cambiato. La causa sembra essere rilegata alla diffusione della Variante Delta che, con la sua capacità di diffondersi e attecchire anche se si è coperti con la prima dose di vaccino, spaventa.
Inizialmente si era parlato di permettere l’accesso a tutti con il Green Pass, oggi però – con il dibattito della prima e della seconda dose – sembra che la situazione stia in continuo rallentamento. In altri Paesi, comunque, la situazione è la stessa: la Variante Delta spaventa tutti.
Discoteche chiuse e partite in piazza: “Ipocrisia bella e buona”
Quanto sta accendo in Catalogna (Spagna) ne è l’esempio portante: in una sola settimana i contagi si sono quintuplicati. Secondo gli esperti questo picco non è solo legato alla Variante Delta, bensì alla fine del coprifuoco e alle restrizioni meno ferree. Come ripete sempre Speranza, il Ministro della Salute, la pandemia non è finita e bisogna essere prudenti.
Le recenti immagini dei post-partita – anche in eventi istituzionali come il maxi schermo a Piazza del Popolo – sembrano non essere coerenti con le preoccupazioni espresse dal Governo. Se le discoteche (all’aperto) sono sinonimo di diffusione allora anche raduni e sagre dovrebbero essere negati, non incentivati. A tal proposito i rappresentati del settore rincarano la dose: Ormai si balla dappertutto, tranne nei locali nati per ballare. Si tratta di un’ipocrisia bella e buona alla quale il governo ha il dovere di porre fine immediatamente. Abbiamo bisogno di una data certa” ha dichiarato Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe.