Quando riaprono i ristoranti per cena? E quando si darà il via libera per il pranzo nelle Regioni/Province Autonome in zona arancione? Sembrano essere queste le domande che più di altre si rincorrono in queste ore. Ma la risposta “ufficiale” almeno per il momento non c’è. Ieri si era subito diffusa la notizia – tra entusiasmo e non poca felicità delle categorie interessate – di un presunto via libera da parte del Cts per la riapertura dei ristoranti. Ma l’indiscrezione così come era circolata è stata subito smentita dagli esperti. In realtà anche il Presidente della Liguria, Giovanni Toti, aveva pubblicato un post su Facebook annunciando il parere favorevole del Cts alla riapertura serale dei ristoranti in zona gialla e per pranzo in quei territori in fascia arancione. Ma così non sembra essere perché quello che pare certo è che non si deve abbandonare la linea del rigore e della prudenza, nonostante l’Rt nazionale (stando al monitoraggio di ieri) continua a stare sotto l’1.
Quando riaprono i ristoranti la sera?
“Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l’efficacia nella mitigazione del rischio” – è questo quello che riporta l’Ansa e che avrebbe risposto il Comitato Tecnico Scientifico alla richiesta fatta dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla riapertura dei ristoranti. “Circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio si rimanda alle valutazioni del decisore politico. Tra l’altro “andrebbero considerate le diverse tipologie dei pubblici esercizi distinguendo tra bar e ristoranti”. Stando a questo, per gli esperti non sembrerebbe essere ancora arrivato il momento per dare il via libera alla riapertura serale dei ristoranti in zona gialla e per il pranzo in quelle arancioni.
Eppure, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto alla trasmissione ‘I Fatti Vostri’ su Rai2, sembrava propenso a una riapertura serale dei ristoranti.
«Con il progredire della vaccinazione devono, e sottolineo devono, riaprire i ristoranti anche la sera. Occorre far tornare le persone progressivamente alle proprie attività e a una nuova normalità, pronti a fare un passo indietro se dovesse arrivare una variante aggressiva o una nuova recrudescenza del virus», aveva affermato il viceministro.
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Ricordiamo che l’ultimo Dpcm, quello entrato in vigore il 16 gennaio, è valido fino al 5 marzo. Cambierà qualcosa prima di quella data per i ristoranti? Per il momento non c’è nessuna comunicazione ufficiale e nessun via libera per la riapertura serale dei ristoranti, almeno fino alle 22 (orario del coprifuoco). La decisione ora spetta solo al Governo e al neo presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. Tutto, molto probabilmente, dipenderà dall’andamento dei contagi e dall’evoluzione della curva epidemiologica.
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Per il momento, in zona gialla bar e ristoranti possono restare aperti al pubblico fino alle 18, per poi lavorare d’asporto (vietato per i bar dopo le 18) o con consegne a domicilio. In zona arancione, invece, i bar e ristoranti sono chiusi al pubblico, ma possono offrire il loro servizio con l’asporto (sempre vietato per i bar ed esercizi simili senza cucina dopo le 18) e con consegne a domicilio.
Ristoranti in zona bianca
Ma la speranza è l’ultima a morire e tutte le Regioni auspicano di passare presto alla zona bianca, il nuovo “colore” introdotto dal Governo. Si tratta di un’area in cui il rischio è molto basso: in queste zone (per ora in Italia nessuna Regione è in fascia bianca) si possono riaprire tutte le attività (anche palestre e piscine) purché si rispettino i protocolli anti-Covid. In zona bianca sì, dunque, alla riapertura sia a pranzo che a cena dei ristoranti.