Forse ancora una sola settimana per l’Italia in zona bianca perché la fascia gialla, quella con più restrizioni, quella che sembrava far parte del ‘passato’ sembra stia tornando. La variante Delta sta avanzando e l’unico modo per frenare i contagi, che da qualche settimana sono ormai in aumento, è quello di accelerare la campagna di vaccinazione. Stando all’ultimo monitoraggio degli esperti della cabina di regia aggiornato a oggi, “il quadro generale della trasmissione dell’infezione è peggiorato nel Paese con quasi tutte le Regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato”. Solo Valle D’Aosta e la provincia autonoma di Trento sono a rischio basso.
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Quali regioni rischiano la zona gialla da lunedì 26 luglio?
Il prossimo lunedì nessuna Regione cambierà colore, ma come spiega il Corriere della Sera è probabile che dal 26 luglio l’Italia ritorni in parte tinta di giallo perché l’incidenza, uno dei valori che sancisce il passaggio da una zona all’altra, sta aumentando. Con 50 casi ogni 100.000 abitanti la fascia gialla è assicurata e per il momento i territori a rischio, seppur lontani da quel valore, sono: Sardegna Sicilia, Veneto, Lazio e Campania. Non c’è nessuna ufficialità perché è probabile, come tutti ci auguriamo, che l’incidenza diminuisca da una settimana all’altra o che cambino i parametri, come stanno chiedendo molti esperti e governatori.
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Quello che pare certo è che la variante Delta sta correndo e presto potrebbe diventare prevalente anche in Italia, come già sta accadendo in altri Paesi. E’ per questo che bisogna accelerare la campagna di vaccinare, tracciare e sequenziare il più possibile per arginare la diffusione di possibili focolai.