Padre aggredisce i clochard alla Stazione Lambrate di Milano: i senzatetto avevano molestato la figlia prima di andare a scuola.
Si torna a Milano, questa volta per seguire un gesto d’esasperazione di un papà verso i clochard della stazione Lambrate a Milano. Lì dov’è stato gravemente ferito il poliziotto Christian Di Martino, il genitore sarebbe passato alle maniere forti con i senza tetto che vivono quella zona: la follia sarebbe esplosa dopo alcune molestie fatte alla figlia, una studentessa di Milano e che ieri mattina si stava recando a scuola prima di essere infastidita.
Punta la pistola contro i clochard alla stazione di Milano
Non c’è pace per l’area intorno alla stazione di Lambrate, ormai da qualche tempo teatro di gravi fatti di cronaca e degrado. Il padre della ragazza, un 40enne, si è presentato davanti ai clochard a bordo di un SUV. Sceso dall’automobile, si è avvicinato ai senzatetto e li ha minacciati armato di pistola. Con una Beretta calibro 9, avrebbe pronunciato le fatidiche parole: “Andate via, vi ammazzo tutti”. Un episodio che avrebbe innescato dei tumulti tra i senza fissa dimora presenti.
La pistola puntata contro un uomo disabile
Il padre, per puntare l’arma da fuoco, avrebbe scelto la persona più debole di quel gruppo di senzatetto. Come spiega Tgcom24, la pistola è stata puntata su un clochard disabile, costretto a muoversi con una sedia a rotelle. La vicenda avrebbe innescato una reazione nei senzatetto, che non si sarebbero fatti intimorire dall’arma e tantomeno dalla presentazione dell’aggressore: l’uomo si era infatti presentato come un carabiniere.
Nuovi tafferugli alla stazione di Lambrate
Uno dei clochard avrebbe reagito in maniera ulteriormente violenta verso il 44enne, brandendo un coltello a serramanico. Ne sarebbe nata una colluttazione con il padre, che in qualche modo avrebbe disarmato il senza fissa dimora e poi iniziato a minacciare i soggetti in emergenza abitativa anche con l’arma bianca.
Una situazione sedata solo dall’arrivo dei Carabinieri, che hanno bloccato il padre della ragazza e poi tratto in arresto. Per lui le accuse sono molteplici: minaccia aggravata, usurpazione di titoli e lesioni personali. L’uomo è stato denunciato anche per porto abusivo di armi, avendoci la licenza solo per utilizzarle a livello sportivo.