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Prof di Religione arrestato per violenza sessuale a Latina: “Mandami una foto nudo e vieni all’incontro da solo”

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studenti del liceo

È stato arrestato un professore nella zona di Latina, indagato per presunte violenze sessuali verso i propri studenti. Le manette per il docente, che nel plesso scolastico insegna Religione, sono intercorse dopo una chat con un suo studente, dove lo stesso insegnante richiedeva foto del giovane “nudo” e lo invitava a un appuntamento fuori dalla scuola, dove il ragazzo si sarebbe dovuto “presentare da solo”.

Il docente indagato per violenza sessuale

Il professore, attivo all’interno di un noto liceo della zona pontina, conosceva i giovani presso le sue le lezioni nella scuola. S’intratteneva poi con loro attraverso le chat sui social network, dove attraverso Instagram e WhatsApp parlava apertamente di sesso con gli studenti che gli interessavano. Discussioni dove, il diacono 49enne, arrivava a chiedere anche materiale pedopornografico

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S’indaga per un presunto stupro nel passato dell’uomo

Non è trasparente il passato dell’uomo, che nel proprio passato potrebbe avere anche un caso di stupro ai danni di un minorenne. Le intercettazioni raccolte dalla polizia, infatti, chiariranno anche questi episodi. È certo come l’uomo avesse comunque mosso delle molestie nei locali scolastici, arrivando a palpare degli studenti maschi durante le ore di lezioni che svolgeva settimanalmente.

Le molestie agli studenti liceali

Il docente, di orientamento probabilmente omosessuale, più volte aveva cercato di “palpare” i propri studenti di sesso maschile. Come racconteranno due sue vittime: “Il docente un giorno, durante la ricreazione, ci ha toccato. Ha messo prima le mani sui nostri fianchi, poi le ha fatte scivolare sul sedere e infine sulle gambe”. 

Non solo questo episodio da chiarire, nel passato del docente di religione. Un altro ragazzo, sempre studente in quel liceo, sarebbe rimasto vittima di molestie nella scuola: “Mi aveva chiamato a ricevimento, per parlarmi. Utilizzando la scusa di parlarmi, quel giorno, posò le sue mani sulle mie gambe e cominciò ad accarezzarmi le cosce. Mi creò forte imbarazzo”. 

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