Processo a Elia17Baby, il legale chiede di ricusare il giudice: il trapper è accusato di tentato omicidio. Potrebbe stravolgersi il processo ai danni del cantante romano, accusato di aver accoltellato Fabio Più (35 anni) alla schiena sulle spiagge di Olbia. Infatti, il legale del trapper avrebbe presentato alla Corte d’Appello di Sassari un’istanza di ricusazione verso il giudice del Tribunale di Tempio Pausania, Marco Contu, che ha il fascicolo della vicenda.
Gli sviluppi sul processo a Elia17Baby
Per l’artista romano, il processo è stato sospeso. Con il suo legale, infatti, sono in attesa del giudizio dei giudici di Sassari. Giudici sassaresi che dovranno dare un esito sulla questione il 9 maggio 2023, bloccando di fatto il processo sull’accoltellamento e lasciando ancora l’artista all’interno del carcere di Viterbo. Su Repubblica Roma, l’avvocato Pietro Nicotra spiega questa iniziativa difensiva verso il suo assistito: “Il giudice nel respingere un’istanza di arresti domiciliari ha usato espressioni tipo ‘non si è fatto scrupoli dal commettere un altro reato’, di fatto anticipando il suo giudizio di colpevolezza”.
Sulla questione, Elia17 Baby continua a proclamarsi innocente davanti ai giudici. L’ha fatto anche nell’udienza al Tribunale di Tempio Pausania di questa mattina, collegandosi via webcam dal carcere di Viterbo dov’è recluso. Vero però come la vittima, Fabio Più, ormai da sette mesi sia costretto a vivere sulla sedia a rotelle. La coltellata alla schiena avrebbe toccato la colonna vertebrale, compromettendo la sua autonomia di mobilità probabilmente per sempre.
Un giudizio che anche il suo legale, Jacopo Merlini, racconta ai microfoni dell’Ansa: “Il mio assistito sta continuando il suo pellegrinaggio nei vari ospedali. Dopo Olbia, Sassari e il centro di riabilitazione di Cagliari, da novembre si trova a Ferrara in un centro specializzato. Continua a lottare e da sportivo quale era non salta una seduta di riabilitazione, ma le sue condizioni restano gravi”.
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